Treno+bici su un binario moribondo

Abbiamo sottoscritto l'appello che segue, nella speranza di un seguito

  • Al Governatore della Regione Abruzzo - Gianni Chiodi
  • Ai componenti la Giunta Regionale - Regione Abruzzo
  • Ai Consiglieri regionali - Regione Abruzzo

OGGETTOD.G.R. 360 del 06/05/2013 contenente “Approvazione della Convenzione per la mobilità ciclistica tra la Regione Abruzzo e Trenitalia s.p.a.. Precisazioni

Le sottoelencate associazioni e movimenti, nell'apprendere che, con deliberazione di Giunta Regionale n. 360 del 6 maggio scorso, è stata approvata la “Convenzione per la mobilità ciclistica tra la Regione Abruzzo e Trenitalia s.p.a.”, esaminata la convenzione stessa, devono precisare e sottolineare quanto segue:

  • l'art. 31 della L.R. 2/2013 stabilisce che Al fine di favorire l'integrazione tra l'uso del mezzo pubblico e l'utilizzo di mezzi alternativi alle auto ed offrire la possibilità di un diverso e più rispettoso approccio al territorio regionale ed alle sue ricchezze attraverso l'incentivazione e la promozione delle attività cicloturistiche, la Regione Abruzzo stanzia euro 30.000,00 per convenzione con Trenitalia per il trasporto gratuito sui treni regionali delle bici al seguito.”;
  • all'approvazione di tale norma le sottoelencate associazioni si sono attivate per sollecitare i competenti uffici regionali per la stipula e la firma della convenzione sopra richiamata, inviando alla regione analoghe convenzioni stipulate da altre regioni, per far si che venissero prese a riferimento per la predisposizione del documento abruzzese;
  • a delibera di giunta regionale sopra richiamata contiene la convenzione che dovrebbe essere stipulata tra Trenitalia e Regione Abruzzo, ma tale documento, nei contenuti e nella forma, si rivela poco utile per promuovere una vera intermodalità tra treno e bicicletta risultando le procedure per l'accesso gratuito ai treni regionali da parte dei ciclisti complesso e soggetto alla totale discrezionalità del personale di Trenitalia;
  • le condizioni inserite all'interno del contratto (massimo 5 biciclette trasportabili su ogni convoglio, discrezionalità del personale di accompagnamento di trenitalia di stabilire un numero inferiore di biciclette trasportabili, obbligo di contattare il personale viaggiante in testa al convoglio prima di caricare la bicicletta sul treno, numero limitato di corse dove e possibile usufruire della gratuità del servizio, servizio per gruppi a titolo oneroso e solo previa richiesta almeno 7 giorni prima del viaggio, ecc.) sono totalmente a favore di Trenitalia e risultano particolarmente penalizzanti per chi volesse usufruire del servizio;
  • nulla si dice, in convenzione, sugli obblighi in capo a Trenitalia relativi al miglioramento del servizio, come, ad esempio: obbligo di annunciare, nelle stazioni, l'arrivo di convoglio abilitato al trasporto gratuito delle biciclette; indicazione, negli orari e negli annunci fonici, delle carrozze dove è possibile caricare le biciclette; adeguamento delle stazioni ferroviarie con parcheggi per biciclette, canaline sulle scale per un agevole trasporto dei mezzi nei sottopassi, facilitazione dell'accesso dei mezzi negli ascensori e sui treni, servizi dedicati ai ciclisti, ecc.;
  • il costo del servizio, stabilito in 30.000 euro per un solo anno, senza precisare la possibilità di rinnovi taciti, appare spropositato, anche in considerazione del fatto che nella Regione Marche l'analogo servizio, senza tutte le limitazioni contenute nell'accordo predisposto dalla Regione Abruzzo, ha un costo annuo di euro 10.000 e il rinnovo avviene tacitamente anno per anno.

Per quanto sopra le sottoelencate associazioni chiedono alla Giunta Regionale di rivedere immediatamente le condizioni dell'accordo, limitando l'esborso economico ad euro 10.000 annui ed eliminando le assurde limitazioni che renderebbero il servizio inefficace e, in molti casi, inutile.

Si ricorda che la Regione, con l'approvazione della L.R. 8/2013, ha inteso favorire la mobilità ciclistica elencando una serie di adempimenti a carico della Regione stessa, delle Province e dei Comuni. L'accordo tra Regione e Trenitalia, purtroppo, sembra essere più un adempimento di “facciata” che un vero e proprio strumento di promozione dell'uso della bicicletta per gli spostamenti quotidiani e il turismo in bici.

Dobbiamo riscontrare che Trenitalia, pur dichiarandosi “amica dei ciclisti” con operazioni pubblicitarie che evidenziano la possibilità di trasporto delle biciclette sui treni, non favorisce tale servizio mettendo a disposizione carrozze idonee per il trasporto delle due ruote, sia per i tratti regionali che per quelli nazionali. Ribadiamo, in questa sede, le richieste della Federazione Italiana Amici della Bicicletta (FIAB), di un servizio di trasporto bici al seguito effettivamente rispondente alla domanda dei viaggiatori sia per fascia oraria che per copertura stagionale.
Sarebbe infatti auspicabile, oltre ad attrezzare i treni regionali con vagoni in grado di trasportare, in sicurezza, un numero di biciclette congruo (e non solo 5 come previsto dalla bozza di accordo regionale) ma che Trenitalia metta in servizio, a partire dal prossimo orario estivo, almeno una coppia di treni interregionali autorizzati e attrezzati al trasporto bici al seguito che, facendo servizio lungo la fascia costiera, facilitino l'accessibilità dell'itinerario ciclabile nazionale n. 6 di Bicitalia, denominata Ciclovia Adriatica, visto che i treni a lunga percorrenza di fatto ignorano l'esigenza dei viaggiatori, pendolari o turisti, di poter trasportare al seguito la propria bicicletta senza dover provvedere a non semplici e operazioni di smontaggio e impacchettamento.

Certi che, alla luce di quanto sopra, la Regione vorrà ripensare i termini dell'accordo con Trenitalia rimaniamo in attesa di notizie in merito mettendo a disposizione le nostre competenze per eventuale collaborazione alla stesura del contratto di servizio.