Il centrocampista Marco Verratti del Psg

PALLA AL CENTRO

Verratti leader tecnico ma gli mancano i gol

Dire che Marco Verratti si è preso Parigi, sul piano tecnico, non è una bestemmia. Anche se nel Paris Saint Germain ci sono campioni del calibro di Messi, Mbappé e Neymar. Non lo è perché il 29enne centrocampista di Manoppello è ormai un leader della squadra costruita dallo sceicco Al-Khelaifi. Un leader tecnico, l’anima  di un gruppo ricco di campioni in cui lui non sfigura affatto. Per certi versi anche un trascinatore. Ormai è una delle mezzali migliori al mondo. Sa fare tutto, tranne una cosa: il gol. Recupera, imposta, ha visione di gioco, dribbla, si inserisce e non ha paura di nessuno. E’ il leader tecnico. Non a caso Messi, appena arrivato a Parigi, si è affannato a parlare bene di Verratti. Certe patenti, specialmente quelle distribuite nel calcio, sono più veritiere se vengono vidimate dai grandi campioni. E, alla luce di quanto fatto vedere nell’andata degli ottavi di Champions contro il Real Madrid, il centrocampista azzurro certi riconoscimenti se li merita tutti.

Probabilmente, nemmeno lui sa quanto è forte. Perché se lo sapesse ogni tanto sarebbe un pizzico più egoista negli ultimi 30 metri. Cercherebbe di più la porta.  Lui predilige l’assist, ma con qualche gol in più sarebbe ancor più popolare e osannato. Così tutto quel talento non sembra valorizzato a dovere nel calcio contemporaneo. Perché nel calcio si parla e si applaude chi fa gol. Molto più di chi glielo fa fare, anche se protagonista di grandi giocate. E lui il gol non ce l’ha nelle corde. Scucchiaia, fa passare la palla dove appare impossibile, ha tecnica sopraffina. Ma non vede la porta. Ha anche intensità agonistica, quella necessaria ad altissimi livelli e che a volte gli costa qualche cartellino giallo di troppo.

Nel 2012 è andato via da Pescara che era un ragazzino di grandi speranze, all’ombra della Torre Eiffel è diventato un centrocampista di caratura internazionale. Oltre che campione d’Europa con la Nazionale. Ha mantenuto fede a tutte le promesse. A 29 anni, però, ha ancora un obiettivo da porsi: segnare di più. In questa stagione una mossa se l’è data, per carità. Qualche marcatura a sua firma è arrivata. Ma può e deve fare meglio. Tanto per valorizzare quel talento che ormai tutti apprezzano e tutti riconoscono. Questione di ciliegina sulla torta ben farcita.