accesso abusivo al sistema informatico

A giudizio l’ex cancelliere del tribunale

LANCIANO. La Procura distrettuale antimafia dell’Aquila ha rinviato a giudizio l’ex cancelliere del tribunale di Lanciano, Claudio Castellano. L’ex dipendente dell’ufficio del giudice per le...

LANCIANO. La Procura distrettuale antimafia dell’Aquila ha rinviato a giudizio l’ex cancelliere del tribunale di Lanciano, Claudio Castellano.

L’ex dipendente dell’ufficio del giudice per le indagini preliminari (Gip), che è difeso dagli avvocati Massimo Biscardi, del foro di Pescara, e Oliviero De Carolis, del foro di Roma, dovrà rispondere dell’accusa di accesso abusivo al sistema informatico riservato della Procura.

Secondo le accuse, l’ex cancelliere sarebbe entrato nel registro informatico della Procura e del tribunale - a cui i dipendenti hanno accesso solo per attività d’ufficio, su incarico o ordine di servizio - per acquisire informazioni riservate su un’importante indagine sullo spaccio di sostanze stupefacenti, finita poi nel nulla, da passare a terzi non identificati.

L’indagine era scattata perché, a un certo punto, l’attività investigativa, condotta attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche, all’improvviso aveva subito una battuta d’arresto.

In seguito agli accertamenti svolti dai carabinieri, il pubblico ministero Rosaria Vecchi aveva chiesto gli arresti domiciliari per Castellano, respinti dal gip Massimo Canosa, che aveva imposto la sospensione dai pubblici uffici per il cancelliere, misura poi confermata dal gip dell’Aquila, la cui Procura distrettuale antimafia è competente per materia.

Il tribunale della libertà della Corte di appello dell’Aquila aveva poi revocato la misura e il cancelliere era tornato a lavoro.

Il 17 settembre del 2014 comparirà davanti al tribunale collegiale di Lanciano. (s.so.)

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