A Ortona il deposito della «feccia» del petrolio

Allarme del Wwf: «Una ditta vuole stoccare il pet-coke, la città sarà una discarica chimica»

ORTONA. Il Wwf si prepara ad affrontare l'ennesima battaglia a favore dell'ambiente. Questa volta l'associazione ambientalista è impegnata a contrastare il progetto per lo stoccaggio di Pet-coke, l'ultimo prodotto delle attività di trasformazione del petrolio. Che, sottolinea il Wwf, si è guadagnato il soprannome di «feccia del petrolio».

Ortona, dunque, potrebbe ospitare un deposito di questo materiale. Attualmente il progetto, presentato da una ditta di autotrasporti, è sottoposto alla verifica di assoggettabilità alla Valutazione d'impatto ambientale (Via). «In pratica», sottolineano Ines Palena e Fabrizia Arduini del Wwf-Zona frentana, «l'azienda chiede l'esonero dalla Via. La regione Puglia, invece, con una determina regionale del 5 settembre 2005, sul deposito di Pet-coke nell'Italcave di Statte in provincia di Brindisi, non se l'è sentita di escludere che il Pet-coke sia un prodotto pericoloso e pertanto ha ritenuto di sottoporre a procedura di Valutazione d'impatto ambientale il progetto in esame al fine di chiarire la pericolosità o meno della sostanza in oggetto. Il Pet-coke», continuano, «contiene una miscela di sostanze pericolose come gli idrocarburi policiclici aromatici, metalli pesanti, zolfo e cloro».

I luoghi di Ortona deputati al transito e allo stoccaggio di questo materiale sarebbero il porto, dove navi lo scaricherebbero, e la zona industriale in contrada Tamarete, in un'area allestita all'aperto di cento metri di lunghezza e trenta metri di larghezza tra due capannoni per i cereali e le farine di soia. Secondo quanto appreso dal Wwf il sito di stoccaggio in un anno ospiterebbe 75mila tonnellate di questo derivato del petrolio pari a 18mila metri cubi.

«Transiteranno cinquemila 833 autotreni all'anno per l'ampliamento dell'attività dell'azienda», aggiunge Palena, presidente della sezione frentana del Wwf, «considerando che vanno raddoppiati per tenere conto dell'ingresso e dell'uscita, ogni anno circoleranno 11mila 666 autotreni, cioè 55 al giorno, che si andranno a sommare a quelli di altre attività portuali. La spiaggia dei Saraceni a ridosso di uno degli snodi viari in questione, non potrà che subire in estate tutte le problematiche inerenti, dallo smog al rumore, che andranno a sommarsi al flusso dei turisti e bagnanti. Il Wwf presenterà le dovute osservazioni al progetto, per scongiurarne la realizzazione, anche in considerazione che graverebbe su zone densamente abitate e frequentate soprattutto d'estate».

L'utilizzo del Pet-coke è disciplinato dal decreto legge licenziato dal governo Berlusconi il 7 marzo del 2002. Il testo disciplina l'utilizzazione del coke da petrolio negli impianti di combustione. Con il decreto questo materiale è stato eliminato dalla lista dei prodotti di scarto della lavorazione del petrolio. «Vista la pericolosità del Pet-coke,», conclude Arduine, «alcune raffinerie, soprattutto nel Nord, introducendo il sistema Est (Eni Slurry Technology), evitano la produzione di Pet-coke».

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