Addio a Guido, morto in ospedale dopo il salvataggio di un mese fa

Il 71enne era stato trovato in condizioni critiche nella sua abitazione grazie all’allerta dei vicini. È deceduto a 32 giorni dal ricovero. Il ricordo di Di Nardo e degli ex sindaci: «Amava il suo lavoro»
ORTONA. Si è spento ieri a 71 anni Guido Mariano Pacaccio, l’ex dipendente comunale salvato l’8 novembre scorso dopo essere rimasto per ore riverso a terra nella sua abitazione di via Ruella Petrilli. Pacaccio era stato trovato ancora vivo, ma in condizioni critiche, grazie alla segnalazione dei vicini e al successivo intervento di polizia locale, vigili del fuoco e 118. Da allora era ricoverato, per un sospetto ictus, all’ospedale di Chieti, dove ha trascorso un mese in ricovero, fino al decesso.
La notizia della scomparsa di Pacaccio ha suscitato un profonda dispiacere in città. L’uomo, per decenni custode in edifici comunali, era una figura molto conosciuta, soprattutto da chi aveva frequentato la vecchia biblioteca di Palazzo Farnese negli anni in cui ne curava gli spazi con rigorosa cura. Lo ricordano così al Centro i sindaci che si sono succeduti negli ultimi anni. «Ha sempre mostrato massimo impegno e profonda dedizione», afferma il sindaco Angelo Di Nardo. «Ricordo Guido come una persona estremamente disponibile e solare. A nome mio e dell’intera amministrazione esprimo affetto e vicinanza ai suoi cari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene». Parole di cordoglio anche dall’ex primo cittacino Leo Castiglione: «Porteremo sempre con noi il ricordo di un dipendente disponibile, capace di trasmettere a cittadini e turisti l’amore per la propria città attraverso il lavoro come custode a Palazzo Farnese e in biblioteca. Condoglianze a tutta la famiglia». Un sentimento condiviso anche dal sindaco emerito Enzo D’Ottavio: «Guido era una persona onesta e rispettosa. Amava il suo lavoro che svolgeva come se il Farnese fosse casa sua. La sua presenza era rassicurante e cordiale. Lo ricorderò con affetto». Un ricordo personale arriva dall’ex assessore alla cultura Valentino Di Carlo: «Di Guido ho sempre apprezzato l’amore per i libri, che custodiva come fossero figli. È stato per la mia generazione la figura che ci ha accompagnato da studenti nel luogo che frequentavamo quotidianamente per studiare. Poi l’ho ritrovato da assessore come dipendente ligio e preciso. Ricordo ancora quando l’ho chiamato alle 3 di notte per aprire il Farnese alla presenza di Vittorio Sgarbi, e con la sua immancabile ironia mi mandò a quel paese».
I funerali si terranno oggi alle ore 15 presso la casa del commiato delle onoranze funebri Cieri, in via Silvio Martella. La città saluta così un volto familiare, un uomo che per anni ha custodito luoghi simbolo della comunità.
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