Addio all’ex generale Del Vecchio, era originario di Casalanguida

5 Luglio 2025

Aveva radici abruzzesi, se n’è andato a 79 anni. Guidò importanti azioni militari in Bosnia e Kosovo

MILANO. L’ex generale Mauro Del Vecchio è morto ieri a Milano, stroncato da un infarto. Aveva 79 anni. Radici abruzzesi - il papà Vittorio era di Casalanguida, mentre lui era nato a Roma, il 7 giugno 1946 - aveva guidato importanti azioni militari all’estero: nel 1997 in Bosnia e nel 1999 in Macedonia e Kosovo. Dal 2004 al 2007, aveva comandato il Corpo d’armata di reazione rapida italiano della Nato ed era stato comandante delle forze Nato in Afghanistan, nell'ambito dell'operazione Isaf dal 2005 al 2006. Sotto di lui, 50mila uomini in missione di pace. Aveva ricevuto una serie di onorificenze: il 5 giugno 2001, era stato nominato Cavaliere dell’Ordine militare d’Italia; l’8 giugno 2007, Commendatore dell'Ordine Militare d'Italia; il 9 dicembre 1997, Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana.

Subito dopo essere andato in pensione, era stato eletto senatore del Pd; il Centro lo aveva intervistato più volte, l’ultima delle quali lo scorso ottobre, a firma Monica Pelliccione, nel giorno in cui a Pescara si apriva il G7 destinato a lanciare un messaggio di pace al mondo. Alla domanda se il pianeta, secondo l’ex generale, si trovasse sulla soglia della Terza guerra mondiale, Del Vecchio aveva risposto così: «Mi auguro di no. Di certo, siamo ben lontani dalla pace. La speranza che riponevamo, che le vicissitudini belliche del passato potessero alimentare un periodo di accordo e intesa, è andata persa. Ci sono diversi focolai attivi nel mondo dove la mediazione e il confronto democratico non esistono e si ricorre a manifestazioni cruente per far valere il proprio pensiero». E sul Medio Oriente: «Le chiavi della pace sono nelle mani dell’Onu. La striscia di Gaza è una polveriera, mettere fine al conflitto sarà un’operazione complessa».

@RIPRODUZIONE RISERVATA