Al Psi la presidenza della Pulchra o la delega al turismo

Vertice del centrosinistra dopo il no ai socialisti in giunta Lapenna senza i numeri se il partito lascia la maggioranza

VASTO. Dialogo aperto tra il Psi e le altre forze politiche del centrosinistra dopo il no all’ingresso in giunta di un esponente socialista. I segretari dei partiti della coalizione si sono incontrati l’altra sera nella sede del Pd di piazza Del Popolo con l’obiettivo di scongiurare la crisi e di trovare una soluzione politica.

Il momento è estremamente delicato: se il Psi, che non ha digerito il niet degli alleati, dovesse decidere di uscire dalla maggioranza (magari garantendo solo un appoggio esterno) l’amministrazione comunale non avrebbe i numeri per approvare i provvedimenti in consiglio comunale. Ed è proprio questa l’ipotesi che sembrava profilarsi all’orizzonte prima che la politica si mettesse in azione.

Escluso l’assessorato socialista, sul quale non sembrano possibili trattative, si fa appello al senso di responsabilità delle forze politiche con la consapevolezza che senza i numeri si torna a casa, con il rischio, in caso di elezioni anticipate, di riconsegnare il Comune al centrodestra.

Su questo il sindaco Luciano Lapenna, che ha categoricamente escluso una sua ricandidatura, è stato chiaro. Lo stesso concetto è stato ribadito l’altra sera dai partiti del centrosinistra che, tuttavia, si sono congedati senza siglare alcuna intesa, ma con la promessa di rivedersi a breve. «È stato un incontro interlocutorio, la decisione spetta al direttivo», taglia corto Luigi Rampa, segretario cittadino del Psi, «valuteremo il da farsi». Per il resto bocche rigorosamente cucite.

Nei prossimi giorni si saprà se la politica è riuscita a trovare la quadra, magari assicurando al Partito socialista un’adeguata contropartita. Si parla della presidenza della Pulchra, la società mista pubblico-privata che si occupa del servizio d’igiene urbana, incarico che attualmente è affidato a Enrico Tilli, in quota al Pd. L’altra ipotesi è l’attribuzione di una delega a un consigliere comunale socialista. Potrebbe trattarsi del turismo, settore che il sindaco ha tenuto per sè.

Certo è che non c’è pace per la maggioranza di centrosinistra, che tra malumori e mal di pancia, va avanti a colpi di verifiche riuscendo a stento a trovare la sintesi su alcune questioni di fondamentale importanza. Dalle elezioni comunali del 2011 ad oggi ce ne sono già state tre. L’ultimo scossone è arrivato dal Partito socialista che dopo aver infoltito il gruppo consiliare con l’adesione di Luigi Masciulli (ex Giustizia sociale) e Corrado Sabatini (ex Idv) - che si sono aggiunti a Gabriele Barisano - ha avanzato tre richieste: ingresso in giunta, riduzione del numero di assessori e rilancio dell’azione amministrativa. Le prime due sono state sonoramente bocciate, sull’ultima c’è l’accordo di tutte le forze politiche del centrosinistra.

Anna Bontempo

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