Aperte le consultazioni Il Pupillo-bis entro lunedì

Il sindaco ha già incontrato consiglieri comunali ed esponenti del centrosinistra Marongiu (Pd): troppe gelosie. Sel: difeso il sociale. Caporale (Upl): è un teatrino

LANCIANO. Il sindaco Mario Pupillo ha firmato ieri mattina il decreto di revoca delle deleghe ai sette assessori della sua ormai ex giunta, che sono tornati ad essere semplici cittadini (chi è stato eletto, in caso di non conferma, non potrà sedere in consiglio comunale). Un provvedimento annunciato lunedì, in conferenza stampa, e formalizzato ieri mattina. Sempre ieri, ma in serata, il primo cittadino ha dato il via agli incontri con le forze di maggioranza - esponenti di partiti e movimenti civici e consiglieri comunali - per delineare il nuovo esecutivo, il Pupillo-bis, che ripresenterà alcuni esponenti della passata giunta. Oggi, invece, il sindaco incontra i gruppi consiliari con delegazioni libere e formate anche dagli ex assessori. Per lunedì è annunciato il nuovo esecutivo.

Parte della coalizione non ha gradito l’ultimatum di Progetto Lanciano, il gruppo che fa capo al vicesindaco Pino Valente, sull’abbassamento delle tasse. Una sortita che, a parere di molti, non rimarrà senza conseguenze nella composizione della nuova giunta. Il Pd, unico partito della coalizione, si è riunito lunedì sera e ha dato mandato al segretario e al capogruppo di guidare il partito e sostenere l’azione del primo cittadino nel corso della crisi. «Una crisi che non nasce da premesse o contrasti programmatici», sostiene il segretario Leo Marongiu, «perché in questi 30 mesi, nei fatti, quando si è litigato era solo per gelosie e ripicche e non sui progetti che andranno a cambiare in meglio la città a partire da quest’anno. Si è molte volte litigato per una voglia di apparire a tutti costi che ormai ha stancato e che non paga: è su presupposti nuovi e diversi che bisognerà trovare un accordo per proseguire l’azione amministrativa, ed anche un confronto più sereno con quelle parti di opposizione che si sono mostrate costruttive», ragiona Marongiu, «la questione, dunque, è politica e di rapporti interni, non di alleggerimento fiscale perché sarebbe fin troppo ovvio dire che è obiettivo comune. A una parte di opposizione che oggi incalza ed esulta vorrei ricordare lo spettacolo offerto nell’ultima stagione di governo, quando progetti fondamentali per la città, come il Prg o la ex Stu, erano ostaggio di richieste, interessi e scontri virulenti, con rimpasti che portarono alle minoranze poltrone in giunta e agli ex assessori posti nei Cda. Agli alleati ricordo che questo è il consiglio comunale più giovane eletto a Lanciano, il più libero da appetiti ed interessi personali, formato anche da disoccupati e precari: può essere criticato per inesperienza, ma non per onestà e pulizia morale».

«Pur nella difficile situazione economica e finanziaria, testimoniata dal taglio di quasi il 90% ai trasferimenti statali negli ultimi tre anni, l’amministrazione Pupillo è riuscita finora a difendere i fondi per il sociale e la pubblica istruzione», riconosce il circolo di Sel, «l’operato dell’amministrazione comunale si deve rafforzare con azioni volte ad assicurare una maggiore partecipazione della cittadinanza affinché si possa attuare completamente il programma elettorale ed amministrativo 2011-2016. Questo è l’impegno prioritario di Sel con la coalizione».

«Assisto basito al teatrino in onda in questi giorni a Lanciano», dice, invece, l’ex consigliere di maggioranza Alex Caporale (Uniti per Lanciano), «adesso tutti vogliono l’abbassamento delle tasse comunali, ma quando votavo contro all’innalzamento delle tasse o protestavo con 200 cittadini per abbassare l’Ici sui terreni edificabili, la mia era demagogia».

Stefania Sorge

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