Arrestati Ballone e Di Risio

Colpo alla Conad, in carcere ex componenti della banda Battestini

CHIETI. Due elementi di spicco della banda Battestini, il gruppo criminale pescarese che tra gli anni ’70 e 80 seminò panico e morte, sono tornati in carcere accusati della rapina del 30 gennaio scorso alla Conad di via Colonnetta allo scalo, per il quale, nell’imminenza del fatto, è finito in manette Emidio Paolucci, 40 anni, di Manoppello. Nel penitenziario di San Donato anche Massimo Ballone, 49 anni, il rapinatore-scrittore, pregiudicato laureato con lode.

Con Ballone, quello della banda dei kalashnikov che dal 1997 al 2006 aveva compiuto una serie di rapine a portavalori e banche tra Chieti e Pescara, elemento di spicco del gruppo capeggiato da Rolando Battestini, è stato arrestato Claudio i Risio, 48 anni, pregiudicato, componente della banda pescarese, che recentemente è stato vittima di un accoltellamento vicino allo stadio di Pescara.

Operazione «Bravi ragazzi».
L’accusa, in quella che è stata battezzata, con tono ironico, operazione «Bravi ragazzi», considerati i trascorsi di Ballone e Di Risio, è di concorso in rapina. In carcere è finito anche Loris Petrocco, 31 anni, di Cepagatti, figura minore nel gruppo.

Gli arresti.
Per i tre si sono aperte le porte della galera in seguito a ordinanze di custodia cautelare richieste del pm di Pescara Gennaro Varone e firmate dalla Gip Maria Michela Di
Fine
. Le indagini della Mobile, coordinata dal vicequestore aggiunto Paolo Monnanni, e degli uomini della IV sezione antidroga e per la repressione del crimine, capitanati dall’ispettore Licio D’Antuono, fanno ritenere che Massimo Ballone sia stato l’organizzatore del colpo nel supermercato dello scalo che fruttò circa 50 mila euro, e De Risio e Petrocco, siano i complici di Paolucci che quella sera del 30 gennaio riuscirono a sfuggire alla cattura. Gli arresti sono stati eseguiti la notte di domenica dai poliziotti teatini con la collaborazione dei colleghi di Pescara.

Le perquisizioni
Gli investigatori hanno perquisito gli appartamenti degli arrestati e in quello di Ballone hanno trovato 31 cartucce da arma da fuoco e una per arma da guerra, uno sfollagente e una mazza da baseball.

Le intercettazioni.
Gli investigatori sono arrivati a Ballone, De Risio e Petrocco attraverso intercettazioni telefoniche. La polizia di Pescara stava indagando su altri episodi e comunque li teneva sotto controllo perché da qualche tempo Ballone e Di Risio si vedevano spesso con Paolucci. Dalle intercettazioni sarebbe venuto fuori che i tre stavano ideando con frequenza allarmante rapine tra cui quella alla Conad di Chieti.

La rapina alla Conad.
E’ avvenuta alla chiusura. Il direttore con tre bussolotti di soldi viene aggredito con un coltello nell’area parcheggio da Paolucci Che sfilatagli la borsa si sarebbe messo in auto, una Fiat Tipo rubata, nella quale lo aspettano, secondo i poliziotti, De Risio e Petrocco. Inseguiti dalla polizia, Paolucci scende e brandisce un coltello contro un agente. Fugge, ma viene raggiunto e arrestato, mentre l’auto riparte facendo perdere le tracce.

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