Asilo nido in bilico I fondi servono per il servizio mensa

18 Luglio 2014

LANCIANO. «Allo stato attuale non sappiamo se i bambini degli asili nido comunali iscritti al prossimo anno scolastico potranno frequentare questa o un’altra struttura». È quanto ha riferito alle...

LANCIANO. «Allo stato attuale non sappiamo se i bambini degli asili nido comunali iscritti al prossimo anno scolastico potranno frequentare questa o un’altra struttura». È quanto ha riferito alle famiglie e alle insegnanti del nido comunale La Campanella, l’assessore all’istruzione Marcello D’Ovidio. Il problema dei fondi destinati alle strutture scolastiche comunali era stato sollevato già agli inizi di giugno. In mancanza dell’approvazione del bilancio di previsione del Comune e a causa dei minori trasferimenti statali e di maggiori spese da affrontare, l’amministrazione comunale si è trovata di fronte a una scelta forzata: garantire i fondi per l’apertura di un bando di gara per le mense scolastiche o chiudere temporaneamente uno dei tre asili nido comunali tenendo salve comunque le iscrizioni. Ad oggi la situazione è tutta ancora da definire. Le famiglie che intendono iscrivere i bambini da zero a tre anni nell’asilo nido di viale Marconi devono sapere che non è sicuro che i bambini frequenteranno quella scuola e che avranno le stesse maestre. Gli alunni, infatti, potrebbero essere dirottati nelle altre due strutture di Marcianese (asilo nido il Sorriso) oppure in quella di Santa Rita (Arcobaleno).

«Nel formulario dell’iscrizione», precisa D’Ovidio, «potete scegliere l’opzione di portare i bambini o a Marcianese o a Santa Rita e anche la maestra di riferimento». Ma le stesse insegnanti della Campanella, sette con contratto a tempo indeterminato, non sanno ancora in che struttura saranno trasferite. I genitori sono allarmati. «Mio figlio», dice un papà, «è affezionatissimo alla sua maestra, come farà a cambiare abitudini, luoghi scolastici e amici? Per bambini di questa età si tratta di questioni molto delicate». Per altre mamme lavoratrici è difficile non potersi organizzare da ora per settembre, tanto più se c’è un'incognita di fondo a governare l'intera situazione.

«Sono tutti aspetti umani che valuteremo e che cercheremo di tenere presente il più possibile», spiega D’Ovidio, «stiamo facendo di tutto per salvaguardare il servizio, la struttura e la serenità di bambini e famiglie».

La Campanella è, tra le tre, la struttura più vecchia e anche quella con meno iscritti, circa 14. Di qui la decisione, eventualmente, di spostare i bambini nelle altre due sedi. Questo comporterà la riduzione del numero delle prime iscrizioni ai nidi comunali perché si dovrà comunque dare la precedenza ai bambini della Campanella. Allo stato attuale rischiano di non essere riconfermati anche i dipendenti delle cooperative con contratto a termine che lavorano nelle altre due scuole.

Daria De Laurentiis

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