Asl: in Val di Sangro il nuovo ospedale

Il manager Zavattaro: è l'area più idonea. Il Pdl: il Comune non perda questa occasione

LANCIANO. «La localizzazione migliore per il nuovo ospedale è la Val di Sangro». Esce allo scoperto la Asl provinciale, facendo proprio il documento redatto dalla commissione tecnica riunita l'altro giorno per individuare l'area sulla quale costruire il nuovo ospedale comprensoriale. Una presa di posizione, quella dell'azienda sanitaria, che sbatte la porta in faccia al Comune, che quel documento non l'ha votato. Anche il gruppo Pdl, con i rappresentanti consiliari e regionali, attacca l'amministrazione Pupillo: «Dal municipio nessun atto concreto, la città rischia di perdere un'occasione».

«L'area della Val di Sangro è il posto giusto per il nuovo ospedale». Il manager della Asl, Francesco Zavattaro, rompe gli indugi e fa propria la scelta fatta dalla commissione tecnica riunita per decidere la localizzazione del nuovo Renzetti.

«È la soluzione più idonea per un ospedale comprensoriale da 300 posti letto (ma nell'atto aziendale c'è scritto 204, ndc)», sottolinea il direttore generale, «risponde in pieno sia agli strumenti di programmazione di sviluppo del territorio, sia ai piani regionali di razionalizzazione e riorganizzazione della rete ospedaliera. Quell'area inoltre è rapidamente accessibile da parte di tutti i comuni del Sangro-Aventino, pur trovandosi nel territorio di Lanciano». Zavattaro ha convocato giovedì il sindaco di Lanciano e quelli del comprensorio.

Ma, come sottolineano il gruppo consigliare e il vice coordinatore del Pdl, il senatore Fabrizio Di Stefano, la scelta del sito in cui collocare il presidio non spetta né alla Asl né alla Regione né agli altri sindaci, ma solo al Comune di Lanciano. Ma va fatta al più presto per non perdere i fondi. «L'amministrazione comunale deve muoversi e decidere dove mettere l'ospedale, perché il come e il cosa ci sarà dentro spetta alla Regione stabilirlo», dice Di Stefano, «restano pochi giorni a disposizione per presentare un documento tecnico. Il 28 sarà a Chieti il ministro della salute Ferruccio Fazio. Ci sarà un tavolo di verifica sulla situazione della sanità in Abruzzo e sulla creazione dei 5 nuovi ospedali. Tutti i Comuni hanno deciso: manca solo Lanciano». «Mancano gli atti tecnici che devono far seguito a quelli politici adottati in consiglio», spiegano il capogruppo consiliare del Pdl, Manlio D'Ortona, il consigliere Graziella Di Campli e il coordinatore cittadino Filippo Paolini, «il Comune perde tempo».

Sui posti letto, i fondi a disposizione chiesti da Pupillo è ancora Di Stefano a fare chiarezza mostrando un documento ufficiale della Regione: «C'è la volontà di realizzare un ospedale da 300 posti letto per una spesa di 105 milioni di euro. Di questi 54milioni 833mila pronti con l'ex articolo 20, due milioni e 864 mila euro di fondi propri della Regione, e il resto da reperire con alienazioni di beni e project financing».

«Un nuovo ospedale sul vecchio sito è fattibile se soddisfa quattro criteri», aggiunge D'Ortona, «è una nuova struttura e non una ristrutturazione; sorge su un'area di 6 ettari; è accessibile facilmente e si può gestire agevolmente il cantiere dei lavori». Il progetto del Comune è una nuova struttura sì, ma l'area è inferiore ai 6 ettari e diventa accessibile solo con un ingresso sulla Variante.

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