Vigili del fuoco morti: anche i droni per il recupero delle salme

Stabilita una modifica della strategia di intervento. Manovre di calata dall'alto in forra da parte dei soccorritori, ecco gli ultimi aggiornamenti
CHIETI. Una modifica della strategia di intervento prevedendo un impiego più massiccio di droni per tentare di individuare il punto di recupero delle salme dei due vigili del fuoco morti mercoledì scorso a Pennapiedimonte e, contestualmente, praticare manovre di calata dall'alto in forra da parte di soccorritori dei nuclei specializzati in tecniche di derivazione alpinistica dei Vigili del fuoco, del soccorso alpino e della guardia di finanza. È quanto concordato oggi all'esito della riunione svolta con la prefettura di Chieti, alla quale hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti nelle attività di recupero delle salme, e a seguito di un successivo briefing operativo sul luogo delle operazioni, i responsabili di tutte le componenti operative in campo. Lo rende noto la prefettura di Chieti.
Tali attività saranno mappate su cartografia digitale per conseguire progressivamente l'avvicinamento al punto della forra in cui sono state messe in sicurezza le barelle con i corpi. Inoltre, si sta valutando la possibilità di approntare radure sulla parete di forra per consentire a un elicottero dei Vigili del fuoco di calare con verricello elisoccorritori in prossimità del punto di recupero delle salme. Dalle 6 di questa mattina, subito dopo un briefing di coordinamento tra i responsabili delle squadre del soccorso alpino e dei vigili del fuoco, erano riprese le operazioni di soccorso per il recupero delle salme dei due vigili del fuoco nella forra del fiume Avello.
In una prima fase erano state confermate le due linee di soccorso: la prima per operazioni in forra da parte delle squadre specializzate del Soccorso alpino e la seconda per operazioni di calata dall'alto da parte due gruppi operativi dei Vigili del fuoco specializzati in tecniche di soccorso di derivazione alpinistica, che da oggi sono integrati da un gruppo operativo del soccorso alpino della Finanza. Le squadre Cnsas, giunte sul piano di forra, hanno però immediatamente riscontrato condizioni di impraticabilità a causa dell'aumento della portata d'acqua, rispetto ai segni di livello apposti nella giornata di ieri.
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