Assalto al bus dell'Avezzano: a giudizio 2 ultrà di Vasto / Foto

Incastrati dalle immagini della polizia che li ritraggono mentre prendono a sassate il bus dell’Avezzano e rubano divise ai giocatori
VASTO. Agguato al pullman della squadra dell'Avezzano. Manette per due ultrà e una denuncia a piede libero per un terzo complice. L'accusa è concorso in furto aggravato e danneggiamento. Ad inchiodare gli aggressori sono state le telecamere a circuito chiuso e alcune foto scattate dai calciatori aggrediti.
Le porte del carcere di Torre Sinello si sono aperte per Andrea Di Biase e Giovanni Baccarini, entrambi ventunenni di Vasto. Un terzo giovane di 23 anni di Vasto è stato denunciato. Oggi i due arrestati hanno patteggiato 4 mesi di pena e 150 euro di ammenda. I due hanno ottenuto l'immediata remissione in libertà e il beneficio della non menzione ma sono stati sottoposti a divieto di partecipare a manifestazioni sportive per 5 anni.
«Peccato non aver potuto contare sulla collaborazione dei vastesi. Persino davanti alle immagini hanno negato di conoscere i protagonisti. É una macchia per Vasto», ha dichiarato il questore Filippo Barboso. Almeno altri sei tifosi sono in fase di identificazione. Fra loro due persone fermate prima della partita poi rilasciate per motivi di ordine pubblico.
L'AGGUATO. Hanno atteso in gruppo per più di un'ora l'arrivo del pullman della squadra ospite. Non appena la porta metallica dello stadio è stata aperta loro l'hanno accostata. Hanno poi spostato le transenne tracciando un percorso obbligato per il bus in arrivo con i calciatori dell'Avezzano. Quando il pullman è arrivato è partito l'agguato. Un ultra ha staccato il tergicristallo del mezzo, altri hanno aperto il portellone rubando i borsoni dei calciatori, insultando e minacciando gli atleti. Non contenti hanno iniziato a dare calci al bus. I calciatori sono scesi ed hanno bloccato un ultrà.Per fortuna in quel momento è arrivata la polizia. «Abbiamo dovuto difendere anche l'ultra», raccontano il questore Filippo Barboso e il vice questore Cesare Ciammaichella.
GLI ARRESTI E LE DENUNCE. La polizia è riuscita a fermare due tifosi e a identificarli. «Avremmo potuto trattenerli ma per motivi di ordine pubblico (un plotone di ultrà si era radunato fuori dallo stadio) abbiamo preferito non farlo. Li abbiamo rintracciati tutti a fine partita grazie ai filmati. Nel corso della perquisizione domiciliare abbiamo recuperato gli abiti che indossavano. I due più violenti sono finiti in manette. Altri saranno denunciati. Nessuno di loro potrà più entrare allo stadio. Le partite d'ora in poi potranno vederle solo in televisione», afferma Barboso. «É arrivato il momento di dire basta alla violenza premeditata. Sono in arrivo diverse altre denunce e una pioggia di Daspo», avvisa il questore.
L'AVEZZANO. Il conto dei danni fatto dalla squadra dell'Avezzano è piuttosto salato :9.500 euro. «Il pullman è stato danneggiato in più punti. Sono state rubate due borse (ritrovate più tardi a poca distanza) con scarpe e maglie d'allenamento. Sono rimasto perplesso per l'atteggiamento della società ospitante che ha permesso agli ultrà di bloccarci con le transenne», afferma Gianni Paris, presidente dell’Avezzano calcio.
BACCHETTATE DEL QUESTORE. La Vastese ha forse sbagliato non valutando a dovere la pericolosità degli ultrà, ma anche l'Avezzano a detta del questore è stata superficiale. «Con l'Avezzano erano stati presi precisi accordi telefonici, anziché farsi accompagnare allo stadio da un ristoratore avrebbero dovuto avvisare la polizia del loro arrivo. Siamo riusciti lo stesso a difenderli, ma avremmo preferito maggiore collaborazione», sottolinea l'autorità di pubblica sicurezza.
Paola Calvano
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