Francavilla al Mare

Truffavelox, parla il vice comandante Tancredi: «Nessun interesse a sanzionare»

14 Giugno 2025

L’ufficiale della polizia locale, assistito dall’avvocato ed ex sindaco Antonio Luciani, si dice sereno. Ecco la tesi difensiva 

FRANCAVILLA AL MARE. Accuse respinte. «Non è così, è una descrizione ingiusta della vicenda». Non avrebbe quindi né «occultato le foto scattate dall’autovelox», né istigato un collega a farlo, tantomeno sarebbe stato al corrente «del malfunzionamento» dello Speed scout, l'autovelox mobile montato su una macchina della polizia municipale di Francavilla che, secondo un’inchiesta della procura di Chieti, «rilevava superamenti dei limiti di velocità mai avvenuti». Eppure il vice comandante della polizia locale Giustino Tancredi, 61 anni, tramite il suo legale si dice «sereno. Ritiene di aver compiuto solo il proprio dovere», dichiara al Centro Antonio Luciani, avvocato ed ex sindaco di Francavilla che difende il capitano.

Nei guai sono finiti anche gli agenti Cinzia Gattone, Stefania Montebello, Carlo Del Gatto ed Elisa Sbaraglia. Le accuse, a vario titolo, sono «falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico» e «soppressione, distruzione e occultamento di atti veri». Ma per la difesa non è accaduto nulla di tutto questo. Insomma, nessun pupar che move li fil, come lo ha definito un vigile durante una chiamata intercettata.

Lo Speed scout di Francavilla – su cui pendono 4mila multe contestate – è per la procura «malfunzionante» e gli indagati avrebbero «celato il suo malfunzionamento». La difesa respinge tutto: «Quello utilizzato è un macchinario omologato dal ministero», dice l’avvocato, «i vigili hanno svolto regolarmente i servizi. Ogni volta che c’è stato un minimo sentore di malfunzionamento lo hanno riparato». E se una delle accuse nei confronti di Tancredi lo vede «istigare un collega ad occultare le foto digitali», anche qui l’avvocato prova a chiarire: «Sul computer dell’ufficio sono state ritrovate tutte le foto», specifica, «in questa storia nessuno dice dell’azzeramento degli incidenti mortali che c’è stato sotto alla variante. E questo è merito dei controlli dei vigili urbani, vanno ringraziati per questo».

L’autovelox, come dimostrato anche dal numero di multe impugnate, ha rilevato infrazioni non giustificate. «C'è stata», dice Luciani, «una percentuale, direi trascurabile, di casi in cui ci sono stati dei malfunzionamenti: in quel caso la polizia municipale archiviava queste posizioni». Al capitano Tancredi viene contestato anche di aver sottoscritto un verbale di prova dello Speed scout (era il 22 marzo 2021) «senza differenziare le categorie di mezzi nella consapevolezza che registra in modo errato le velocità effettivamente tenute» dai veicoli controllati. «Non è vero», ribatte il legale, «hanno fatto una corsa di prova sotto alla variante e visto che la macchina funzionava». Quanto alle foto «occultate», l’avvocato aggiunge: «Ma che interesse avrebbe a farlo un vigile urbano che fa solo la multa? Mica si mette i soldi in tasca».

@RIPRODUZIONE RISERVATA