Un’operaia della Sevel al lavoro all’interno dello stabilimento

Atessa: alla Sevel 60 precari non confermati, i sindacati sul piede di guerra

I lavoratori in scadenza di contratto saranno sostituiti da dipendenti di altri stabilimenti del gruppo

ATESSA. La notizia era nell'aria già da qualche giorno, ma è stata confermata solo ieri pomeriggio, nella riunione del comitato esecutivo delle rappresentanze sindacali aziendali (rsa) Sevel di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Acqf: non è previsto il rinnovo di 60 dei 117 contratti in scadenza tra giugno e luglio per altrettanti ragazzi con contratto a tempo determinato da agenzie interinali. L'azienda ha in programma di sostituire questi lavoratori con dipendenti in trasferta da altri stabilimenti del gruppo.

Le decisione ha scatenato l'ira dei sindacati: "Come sindacato avevamo accettato di essere solidali nei confronti dei lavoratori degli altri stabilimenti, oggi in cassa integrazione, ma avevamo chiesto anche di conservare il posto di lavoro dei nostri ragazzi", afferma il segretario generale della Fim Abruzzo e Molise, Domenico Bologna, "come Fim condanniamo fortemente la scelta".

"Chiediamo che resti il mix di trasfertisti e lavoratori locali", dice Nicola Manzi, segretario Uilm Chieti Pescara, "purtroppo la non conferma dei somministrati rappresenta il modus operandi di Stellantis a livello europeo: l'azienda preferisce la mobilità interna alla stabilizzazione dei posti di lavoro". (d.d.l.)

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