Autorizzate altre 4 antenne In subbuglio gli albergatori
Nuove contestazioni dopo il caso del parcheggio multipiano di via Foscolo L’imprenditore Iacovitti: «Continua il saccheggio del territorio costiero»
VASTO. Sono sul piede di guerra gli operatori turistici della Marina. La notizia della imminente installazione di quattro nuove antenne per la telefonia mobile, una delle quali prevista in viale Dalmazia, a ridosso della zona alberghiera, ha fatto scattare l’allarme tra i titolari degli hotel della riviera. Iniziano nuove contestazioni dopo la protesta dei residenti di via Foscolo che l’altro ieri, all’alba, hanno visto gli operai di una società telefonica al lavoro nel piazzale del parcheggio multipiano per completare l’installazione sul torrino dell’antenna bloccata un mese e mezzo fa da due ordinanze di sospensione. Per fermarli sono dovuti intervenire i vigili urbani e il dirigente dell’ufficio urbanistico, Pasquale D’Ermilio, che si è visto costretto a emettere in fretta e furia una terza ordinanza.
Ora l’altra protesta arriva dal quartiere rivierasco, una delle tre zone individuate per l’installazione di quattro nuovi impianti da parte di Telecom e Wind. Le società telefoniche hanno presentato domanda allo Sportello unico delle attività produttive (Suap) di San Salvo. «Si tratta di deleteri insediamenti che, se realizzati a ridosso della zona balneare, a pochi metri dall’area Sic (Sito di interesse comunitario, ndc), costituiscono un ulteriore saccheggio del territorio marinaro, già compromesso dal rilevante inquinamento provocato dai mezzi pesanti che transitano sulla Statale 16, limitando ogni residua possibilità di sviluppo turistico, in questo già difficile momento economico», dice Roccarlo Iacovitti, a nome di tutti gli albergatori della Marina, dei proprietari del Residence Sole Alto e dei complessi residenziali contigui, i quali manifestano la loro assoluta contrarietà a tali installazioni «poiché fonti dannose per la salubrità fisica ed ambientale dei cittadini». L’imprenditore lancia un appello ai residenti affinchè aderiscano al Comitato mediante la sottoscrizione di una raccolta di firme che verrà avviata presso il Park Hotel Resort .
«Ci riserviamo di esercitare tutte le azioni possibili per scongiurare tale imminente pericolo», aggiunge Iacovitti, che invita «istituzioni, rappresentanze politiche, associazioni alberghiere e turistiche e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del litorale ad assumere ogni iniziativa utile a interdire il programmato insediamento».
Intanto dal centro storico giungono gli echi della protesta. Il blitz dell’altro giorno non è piaciuto affatto all’assessore all’urbanistica Luigi Masciulli, accorso sul posto dopo la segnalazione dell’ambientalista Ivo Menna, insieme al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte. Secondo quest’ultimo l’amministrazione non deve procedere al prolungamento di 15 anni della convenzione (non ancora firmata) in aggiunta ai trenta già stabiliti nell’appalto.
Critiche anche le minoranze che sono tornate a chiedere la rescissione del contratto di gestione del parcheggio con l’impresa De Francesco costruzioni, vincitrice della gara. Per Davide D’Alessandro, consigliere comunale indipendente, che chiede una commissione d’indagine sull’appalto trentennale, le condizioni per la rescissione ci sono tutte, anche alla luce del ricorso presentato dal titolare della ditta molisana che ha chiesto al Tar di annullare le ordinanze di sospensione dei lavori e un risarcimento danni di un milione e 200mila euro.
Anna Bontempo
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