Avvocato intasca i soldi dei clienti Verifiche sui conti a Lanciano

Assegni da 300 mila euro nel raggiro ai clienti da 7 milioni. Nella rete dei truffati piccoli risparmiatori commercianti e imprenditori. Le indagini continuano

LANCIANO. C'è l'imprenditore facoltoso, il commerciante, ma anche il piccolo risparmiatore nell'elenco dei 50 clienti truffati dall'avvocato frentano Domenico Frattura. Il legale è stato denunciato in procura dalla Finanza di Lanciano per abusiva attività di raccolta del risparmio, truffa aggravata e continuata.

Il professionista deve rispondere anche dell'accusa di appropriazione indebita aggravata.

Piccoli risparmiatori, ma soprattutto imprenditori e commercianti frentani gli avrebbero affidato cifre che andavano da 10 mila a 300 mila euro per investirli in operazioni speculative che prevedevano l'acquisto di immobili in aste giudiziali e la successiva rivendita con la promessa di un utile dal 5% al 20%.

Ma l'avvocato Frattura non avrebbe mai fatto nessuna operazione speculativa, nessun investimento promesso.

Secondo la Finanza avrebbe aperto e chiuso, invece, venti conti correnti in due anni di attività, dal 2006 al 2007, in cui avrebbe intascato 7 milioni di euro.

Proprio i conti correnti sono stati usati dalle fiamme gialle frentane, coordinate dal tenente Marta Compagnone, per ricostruire la vicenda, la presunta truffa e rintracciare i clienti del legale.

«L'attività d'indagine è stata lunga, è durata più di un anno», spiega il tenente, «perché abbiamo dovuto effettuare molti accertamenti bancari, movimenti di conti poi chiusi, e trovare e ascoltare le persone truffate perché non tutti hanno sporto denuncia».

Un'indagine certosina che continua, come sottolineato in Procura, dove, seppure a denti stretti, si ribadisce che «le indagini sono ancora in corso» e che «sono molte le persone, di diversa estrazione sociale, coinvolte nella vicenda».

Di certo non si ascoltano più i clienti di Frattura. Bastano le 50 storie raccolte dalla Finanza che narrano di persone che, nella speranza di guadagnare qualcosa in più, avrebbero affidato i soldi all'avvocato per l'acquisto di immobili in aste giudiziali e la loro successiva rivendita.

Assegni molto alti, anche da 300 mila euro, ecco perché il professionista avrebbe raccolto e gestito 7 milioni di euro in meno di due anni.

«Continuano le indagini sotto l'aspetto fiscale», precisa il tenente Compagnone, «per recuperare con le tasse le somme che ha trattenuto. Soldi che vengono fuori dalla differenza tra le somme prese e quelle restituite perché ricordiamo che in un primo tempo l'avvocato restituiva i soldi presi, anche se non di tasca propria ma tramite nuovi clienti. Inoltre le indagini continuano anche sul nipote che aveva intestati alcuni conti. È stato denunciato per riciclaggio, per aver occultato e disperso, con l'utilizzo dei propri conti bancari, il denaro provento dell'attività illecita commessa dall'indagato per l'importo di quasi 4 milioni di euro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA