Bullismo e vandali, villa comunale sorvegliata dalle ronde notturne

Proposta del sindaco Di Primio dopo le aggressioni: "Controlli con gruppi di ex appartenenti all'Arma o polizia". Il parco, tra panchine distrutte e vandali, è nel degrado

CHIETI. Ronde di sorveglianza notturna per scoraggiare atti vandalici e di bullismo alla villa comunale. «Nulla a che vedere con le squadre di padana memoria» tiene a sottolineare il sindaco Umberto Di Primio «piuttosto gruppi di cittadini composti da ex appartenenti all'Arma o alla polizia. Persone volenterose disposte a darci una mano a controllare, anche di notte, il parco cittadino».

Una vasta area che le attuali videocamere, collegate alla sala operativa della questura, non riescono a coprire. L'altra notte, un gruppo di vandali è tornato a colpire. Nel mirino questa volta le panchine di legno sistemate sul piazzale del belvedere alle spalle del museo archeologico nazionale. Quattro comodi sedili sono stati sfondati, le stecche divelte e portate via. Tutto questo di notte, mentre di giorno, l'intera area, a traffico limitato, è assediata da auto.

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Il popolo del web è infuriato e non solo quello. Sono tante le telefonate al Centro da parte di cittadini amareggiati, ma anche «preoccupati» per quanto sta accadendo in un luogo che ha visto crescere tante generazioni sotto l'ombrello della sicurezza. «La nostra amata villa comunale ora deve fare i conti con bulli e vandali» protestano sull'onda emotiva degli ultimi episodi che hanno tinto di giallo il parco pubblico. Dell'aggressione e del ferimento con una lama di ferro di un minorenne da parte di un coetaneo per una rapina, atto di bullismo che risale a due settimane fa, si parla ancora e con grande disappunto. I cittadini chiedono più controlli da parte delle forze dell'ordine e il sindaco ha già risposto agli appelli intensificando la presenza di polizia municipale nelle ore notturne. Ma non basta.

«Premettendo che non bisogna drammatizzare, atti vandalici si sono sempre verificati anche in passato alla villa, ritengo comunque che sia necessario prendere provvedimenti per evitare che il fenomeno si espanda» sostiene il sindaco che in settimana convocherà le associazioni di ex appartenenti all'Arma o alla polizia di Stato per chiedere collaborazione e decidere il da farsi.

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