Buskers, oltre 160 mila per l’edizione dei record

Negozi aperti fino a sera e alberghi pieni con la presenza di numerosi stranieri per la prima volta la città risponde al meglio alla rassegna Chietinstrada
CHIETI. Cinquantamila presenze registrate solo nella prima serata con gli uomini della protezione civile che sono riusciti a far defluire a fatica le persone lungo corso Marrucino, alberghi cittadini pieni e comitive di turisti provenienti addirittura dal Canada.
La settima edizione del Chietinstrada Buskers Festival ha chiuso i battenti ieri sera lasciandosi alle spalle un’edizione da record. Innanzitutto, in termini di presenze. Secondo gli organizzatori, si è andati ben oltre le 160 mila presenze complessive registrate lo scorso anno. Merito di un cartellone di qualità e di una macchina organizzativa che ha dimostrato di essere ben rodata. A qualcuno, i soliti detrattori a prescindere, non è piaciuta la scelta di distribuire al costo simbolico di 2 euro le brochure contenenti la descrizione degli artisti ospitati e il programma delle serate. Eppure, i 2500 depliant stampati dall’associazione Chietinstrada sono andati a ruba. Segno che la mentalità turistica della città, o comunque di quei volenterosi estimatori che la popolano, sta cambiando.
«In tanti», racconta Gianni Di Paolo, presidente di Chietinstrada, «hanno acquistato le brochure per regalarle ai numerosi turisti che hanno raggiunto Chieti per assistere da vicino agli spettacoli dei buskers». Gli artisti di strada hanno proposto performance mozzafiato capaci di unire, grazie a un percorso itinerante ben realizzato, l’intero centro storico compreso tra l’antica pescheria di via Arniense e la villa comunale, sede del Buskernight. Promossi a pieni voti i display interattivi, dove poter leggere in tempo reale la scaletta degli spettacoli serali, dislocati nelle zone nevralgiche del centro. Suggestivo il punto informativo sistemato nell’androne di palazzo De Mayo che ha accolto, su richiesta della Fondazione Carichieti, alcune esibizioni dei buskers, artisti capaci di attrarre sul capoluogo teatino numerosi stranieri. «Abbiamo avuto comitive provenienti da Balcani, Francia, Belgio e Canada a ulteriore riprova» riprende Di Paolo «delle potenzialità di Chietinstrada». Una manifestazione che ha portato benefici alla città anche in termini economici. Piene come un uovo le strutture ricettive del Colle e dello Scalo con richieste di prenotazioni che sono pervenute agli organizzatori del Buskers Festival fino a ieri mattina. I commercianti hanno fatto la loro parte restando aperti di sera.
«Abbiamo imboccato la strada giusta» afferma l’assessore al Turismo Marco Russo, «grazie a una sinergia di intenti che non si era mai vista prima».
Jari Orsini
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