Lanciano

“Spillo” Altobelli non fu diffamato: medico frentano assolto dal giudice

2 Agosto 2025

Il medico lancianese Tommaso Ricchiuti era finito sotto accusa per un botta e risposta su facebook con l’ex capitano dell’Inter  

CHIETI. Nessuna diffamazione, ma un «botta e risposta» su facebook che non ha comportato offese per Alessandro “Spillo” Altobelli, 69 anni, ex attaccante dell’Inter e della Nazionale e campione del mondo 1982. È stato assolto con formula piena, «perché il fatto non sussiste», il medico frentano Tommaso Ricchiuti, difeso dall’avvocata Sara Frattura del foro di Lanciano, inzialmente accusato di aver diffamato, «offeso l’onore e la reputazione di Altobelli», in quanto avrebbe «rivolto nei confronti di quest’ultimo, sul portale telematico all’indirizzo www.fcinternews24.com, leggibile da tutti gli utenti della rete, la frase: “Ti consiglio vivamente come medico, una visita psicologica e psichiatrica, perché mi sembri mentalmente disturbato”. Contestata anche l’aggravante per aver usato il mezzo di pubblicità della rete telematica».

I fatti risalgono al 18 settembre 2020 quando il medico Ricchiuti, come emerso in tribunale a Chieti, si sarebbe inserito in alcuni commenti su Facebook dove era presente anche Altobelli, in cui si discuteva anche della conferma di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter. Dopo alcuni scambi il dottore avrebbe scritto la frase “incriminata” e considerata da Altobelli offensiva. «In realtà la frase pronunciata dal mio assistito era un consiglio effettivamente da medico, visto che è tale e non un’offesa», spiega l’avvocata Frattura. «Inoltre è stata scritta all’interno di una sequenza di commenti in cui lo stesso Altobelli ha a sua volta risposto». Insomma, come rilevato anche dalla sentenza della giudice Sofia Nanni, c’è stato un «botta e risposta» tra i due, e una «simultanea reazione al commento offensivo» di Altobelli, come ricavato dalla quantità di messaggi intercorsi con l’ex attaccante nerazzurro, oggi opinionista per Rai e Mediaset, che direttamente, in prima persona e non tramite terzi ha scoperto l’offesa.

Nessuna diffamazione e assoluzione piena per il medico che non dovrà neanche risarcire l'ex bomber nerazzurro, che si era costituito parte civile con l’avvocato Cesare Coletta chiedendo un risarcimento danni di 150mila euro: 100.000 per danno all’immagine e 50.000 danno morale.

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