Buttafuori ferito con 8 coltellate, le indagini tra Vasto e San Salvo

Aggredito un 38enne di Campobasso, poi difeso da un collega a sua volta rimasto colpito: «Una spedizione punitiva studiata nei minimi dettagli. So chi sono i colpevoli e pagheranno per questo»
VASTO. Sono state estese al Vastese le indagini sull'accoltellamento di un buttafuori aggredito e ferito con otto coltellate giovedì sera a Termoli. L'uomo, 38 anni, di Campobasso, non è in pericolo di vita grazie all'intervento di un collega che a sua volta è stato ferito. Gli aggressori, una decina di giovani, indossavano cappellini e passamontagna che nascondevano il loro volto. Ma qualche particolare è stato notato dalla vittima. Sulla brutale aggressione indagano i carabinieri. Gli investigatori in un primo momento hanno pensato ad una spedizione punitiva organizzata da rivali che si occupano di sicurezza. Poi però le indagini hanno preso un 'altra piega. Il campo delle indagini si è allargato arrivando a San Salvo e Vasto.
A quanto è stato possibile appurare il gruppetto di giovani era armato di coltelli e altri oggetti usati dai picchiatori. Arrivati davanti al locale in cui lavorava il ferito, si sono diretti verso il buttafuori e lo hanno accerchiato. Non si sarebbe trattato di una rissa, dunque, ma di una vera e propria spedizione punitiva. Gli autori sono fuggiti via dopo aver colpito ripetutamente il trentottenne. Purtroppo gli investigatori non possono contare sugli impianti della videosorveglianza. Nel punto in cui è avvenuta l'aggressione non ci sono telecamere. I carabinieri però hanno individuato una importante traccia che porta nel Vastese e su quella stanno lavorando in queste ore. I dieci aggressori potrebbero essere tutti abruzzesi. Il buttafuori ha affidato a Facebook il racconto dell'accaduto.
L'uomo parla di "agguato omicida da parte di dieci balordi, studiato nei minimi dettagli. Sapevano", racconta il ferito, "che ero solo e conoscevano la mia posizione accanto alla consolle, di spalle alla spiaggia. Da lì hanno fatto irruzione. Ho rischiato di perdere la vita. Ho ricevuto otto fendenti in diversi punti del corpo e una volta a terra hanno continuato a colpirmi con mazze e tirapugni. Ringrazio il collega che ha messo a repentaglio la sua vita permettendomi di divincolarmi. Ringrazio le persone che mi sono state vicino". Poi il buttafuori aggiunge una frase: "So perfettamente chi sono i colpevoli e pagheranno per quello che hanno fatto".
La vicenda ha tutti i presupposti per regalare inaspettati colpi di scena. Intanto gli investigatori indagano anche sul movente. Perché qualcuno ha voluto colpire così duramente il buttafuori? Quali sono gli antefatti che hanno portato quei giovani ad accoltellare un uomo? A ciò si aggiunge anche una terza domanda: perché investigatori hanno esteso le indagini al Vastese? Le indagini potrebbero celare clamorosi sviluppi.
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