Call-center della Asl A Chieti è gratis in Frentania si paga

Il manager Zavattaro: «Ci scusiamo con gli utenti» Il Pd: «Fusione tra le due aziende solo sulla carta».

LANCIANO. Un’unica Asl, quella di Lanciano-Vasto-Chieti, e due call-center per prenotare le visite e gli esami da effettuare negli ospedali e nei distretti sanitari aziendali. Tuttavia, mentre i pazienti della ex Asl Lanciano- Vasto pagano la chiamata, quelli della ex Asl di Chieti compongono un numero verde.
Una disparità che gli utenti frentani mal digeriscono e che testimonia quanto la fusione tra le due aziende sia al momento solo “nominale”.

«La disparità nel prenotare le prestazioni sanitarie tra i cittadini della ex Asl di Chieti e quelli della declassata Asl di Lanciano-Vasto è solo un esempio delle disfunzioni prodotte da una riforma partorita dall’alto e non con un processo meditato e graduale», sostiene Leo Marongiu, segretario cittadino del Pd, che aggiunge: «Ci troviamo di fronte a una sedicente Asl unica, mentre l’offerta in termini di servizi è ancora confusa e non sta andando a favore dei cittadini».
Per unire i call-center la nuova dirigenza guidata dal manager Francesco Zavattaro deve “semplicemente” scegliere quale modello seguire. Da una parte c’è quello frentano, che prevede una piccola spesa per l’utente: 0,079 euro di scatto alla risposta e 0,014 euro per ogni minuto di conversazione da telefono fisso, mentre per i cellulari si applica la tariffa del proprio gestore telefonico. Dall’altra il numero verde utilizzato a Chieti.

Zavattaro, nell’annunciare il potenziamento delle linee telefoniche chietine, si è limitato a «scusarsi con gli utenti per i disagi» e ad assicurare «che saranno superati con la progressiva unificazione dei due sistemi».
Se il manager guarderà solo al bilancio, stretto nei vincoli imposti dal piano di rientro dal deficit, sceglierà il modello frentano. Ed è infatti, proprio guardando ai conti che l’ex manager Michele Caporossi aveva scelto il modello di call center con compartecipazione alla spesa: «La Asl», aveva detto Caporossi all’attivazione del servizio nel dicembre 2008, «non può farsi carico di una prestazione il cui costo sarebbe troppo oneroso».

Oltre alla questione del call- center alcuni utenti anziani, sollevano un problema di “orientamento” nel Cup del Renzetti. «Non si capisce quale biglietto prendere, dove fare la fila e soprattutto quale display vedere», afferma G.G., 67anni. «Il display sopra la cassa del pagamento indica l’ordine per effettuare le prenotazioni, mentre il tabellone per pagare il ticket è sulla porta. Basterebbe sistemarli sopra le rispettive postazioni per evitare qualsiasi equivoco».