Caporale rilancia: io assessore al posto di Tascione

L’ex esponente della lista “Lanciano nel cuore” pronto a lasciare la commissione a pochi giorni dal voto sul bilancio

LANCIANO. La quiete imposta dall’appuntamento con le elezioni regionali sembra terminata per la maggioranza di centrosinistra. Uno dei nodi irrisolti della crisi amministrativa di gennaio torna a bussare alla porta del sindaco Mario Pupillo. In settimana il consigliere Davide Caporale, che da inizio anno è confluito nel gruppo misto insieme a Gabriele Di Bucchianico dopo aver criticato l’operato della giunta, ha annunciato via mail ai colleghi di maggioranza l’intenzione di dimettersi dalla presidenza della commissione finanze.

L’ex consigliere della lista “Lanciano nel cuore” torna a reclamare il rispetto degli accordi, presi nel settembre scorso, con il presidente del consiglio comunale Donato Di Fonzo. Accordi in base ai quali Caporale, primo della sua lista nelle amministrative 2011, chiederebbe l’avvicendamento in giunta con Evandro Tascione, primo dei non eletti, che in questo modo rientrerebbe in consiglio comunale.

Quello che Caporale solleva è un problema di rappresentanza: il gruppo “Lanciano nel cuore”, che attualmente non ha consiglieri di riferimento, può avere un assessorato e la presidenza del consiglio? La soluzione per riequilibrare i rapporti tra le forze di maggioranza sarebbe, appunto, quella dell’avvicendamento in giunta tra lui e Tascione, responsabile della delega all’ambiente. Al sindaco Pupillo spetta l’opera di mediazione.

L’annuncio delle dimissioni dalla presidenza della commissione bilancio da parte di Caporale - le quali non sarebbero state ufficializzate - arriva a poche settimane dal voto sul consuntivo, che richiede almeno 13 consiglieri a favore (la maggioranza ne conta 14), pena lo scioglimento dell’assemblea civica. In maggioranza nessuno crede che Caporale e Di Bucchianico faranno mancare il voto, ma questa potrebbe essere una prova di forza per spuntare qualche risultato concreto. I due, tra l’altro, non hanno mai ufficializzato il passaggio nel gruppo misto, dove si era già accasato l’ex pdl Marco Di Domenico. Se lo avessero fatto, del resto, in base allo statuto sarebbe spettato al consigliere di opposizione il ruolo di capogruppo e i due componenti di maggioranza avrebbero dovuto rinunciare alle presidenze delle rispettive commissioni. Per questo in commissione regolamento e statuto era allo studio una norma ad hoc per introdurre il doppio gruppo misto, uno di maggioranza e uno di opposizione, con due vicecapigruppo. E oggi, alle 18, torna a riunirsi il consiglio. In aula c’è il caso delle multe alle preinsegne. Dopo il passaggio al Pd di Giuseppe Ferrante, ex Progetto Lanciano, va rivista anche la composizione delle commissioni permanenti.

Stefania Sorge

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