Caritas: sempre più italiani tra i nuovi poveri

L’allarme nel convegno con il vescovo Cipollone. Chiedono aiuto anche imprenditori e laureati

LANCIANO. La Caritas riscopre la piazza come terrazza sul mondo. Continuano gli appuntamenti socio-culturali de “I giorni dell’otium” con l’obiettivo di favorire la riflessione e il dibattito e stimolare la comunità pastorale sulle tematiche della Caritas. La serie di appuntamenti era stata presentata dal direttore Caritas, Luigi Cuonzo e dal vicario, don Antonio Di Lorenzo, nei mesi scorsi in contemporanea con la costituzione dell’Associazione Joseph con l’obiettivo di aiutare le famiglie povere uscendo dal sistema assistenzialista e suggerendo invece nuove strade di solidarietà e aiuto per poter superare la cosiddetta globalizzazione dell'indifferenza.

Giovedì scorso alla Casa di Conversazione si è tenuto il convegno “La piazza: terrazza sul mondo”, presenti oltre a Cuonzo, l’arcivescovo Emidio Cipollone, il sindaco Mario Pupillo, il padre gesuita Luciano Larivera, del Collegio scrittori de “La Civiltà Cattolica”, il professor Umberto Broccoli conduttore Rai e il vicario generale della diocesi Antonio Di Lorenzo.

La povertà delle famiglie in questa difficile di congiuntura economica è in grande aumento, basti pensare che dalle poche centinaia di famiglie assistite si è arrivati oggi e diverse migliaia di cui oltre il 90% italiane e costituite anche da piccoli imprenditori, professionisti, giovani laureati finiti nella morsa del grave rischio della violenza domestica e del razzismo. Un quadro poco rassicurante che la Caritas è intenzionata però a contrastare.

«Piazza», ha detto i Di Lorenzo, «perché è lì che si costruiscono ponti e non muri. La terrazza perché dà la possibilità di guardare oltre il proprio dito e mondo come apertura alla gioia e alla conversione pastorale». È stato poi illustrato da Broccoli il sondaggio sull’aumento delle povertà nel prossimo futuro: «Nel 2030 la richiesta di acqua, cibo, energia salirà prima al 35% poi anche al 50% e la distribuzione non paritaria dei beni sarà all’origine di ingiustizie e nuove povertà». Per vincere è necessario lavorare su cinque obiettivi: aumento dell’occupazione, incremento degli investimenti su ricerca e sviluppo per contenere i cambiamenti climatici, aumento dell’istruzione, lotta alle povertà e grandi barriere contro le terribili emarginazioni. Bisogna tornare alla piazza, quindi, per capire e risolvere meglio i problemi del mondo.

Arnolfo Paolucci

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