Case a luci rosse, disposti controlli sulla riviera

Il sindaco Magnacca dichiara guerra agli alloggi parcheggio del lungomare occupati per gli appuntamenti notturni. Verifiche anche sugli affitti in nero
SAN SALVO. L'amministrazione comunale dichiara guerra alle case parcheggio della riviera. Decisa a rivitalizzare un quartiere a vocazione turistica e a scoraggiare il fenomeno della prostituzione, su disposizione del sindaco, Tiziana Magnacca, la polizia municipale passa i condomini della marina al setaccio. Il sindaco è determinato nel difendere il decoro del quartiere e la tranquillità dei residenti.
«Prostituirsi non è reato ma affittare case per incontri a luci rosse viene configuarato come favoreggiamento», ricorda il primo cittadino. La riviera sansalvese è un alveare che ogni estate ospita migliaia di turisti.In inverno però, molti appartamenti diventano case-parcheggio occupate da ragazze albanesi, romene,polacche, bielorusse, nordafricane e sudamericane.Molte di loro si esibiscono nei locali notturni della riviera.
Tanti residenti si lamentano per il via vai notturno. La crisi favorisce il fenomeno degli affitti in nero e l'illegalità, ma produce anche un danno economico. Per questo la polizia municipale ha cominciato a controllare i condomini rivieraschi. A sentire le famiglie, ci sono donne giovani e bellissime che ricevono clienti fino all'alba. Non è la prima volta che la polizia municipale cerca di contrastare il fenomeno che certo non giova al progetto di rivitalizzazione delle riviera.
Ma il sindaco dichiara guerra a ogni forma di illecito : multe da mille euro per chi ospita anche per un solo giorno uno straniero senza prima aver informato la questura. Revisione dell'applicazione dell'Imu in base all'uso effettivo dell'alloggioe denuncia penale per favoreggiamento a chi favorisce l'uso degli appartamenti per incontri a luci rosse.
Molte donne ringraziano. Furono proprio alcune mogli esasperate, 6 anni fa, a far scoprire ai carabinieri un giro di squillo fra Vasto e San Salvo. Il caso più clamoroso risale al 2004. A prostituirsi all'epoca era un giro di casalinghe. Sempre nel 2004, grazie alla denuncia di una donna tradita i carabinieri sequestrarono un appartamento trasformato in alcova da due nord africane che dopo ogni incontro derubavano i clienti.Porta la firma di un gruppo di donne anche la denuncia presentata tre anni fa alle forze dell'ordine e che ha consentito di scoprire un giro di prostitute romene a Casalanguida.
Paola Calvano
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