Uno degli appartamenti all’ultimo piano confiscato

FRANCAVILLA

Case e aziende confiscate al boss: ora sono dello Stato

 Blitz della finanza. Il patrimonio di Simone Cuppari, 40 anni, ritenuto appartenente alla ’ndrangheta, vale circa un milione di euro

CHIETI. Diventano di proprietà dello Stato le case e le aziende del boss che trafficava cocaina ed estorceva soldi alle vittime. La guardia di finanza, infatti, ha confiscato il patrimonio di Simone Cuppari, 40 anni, ritenuto il capo della ’ndrina proveniente da Brancaleone (Reggio Calabria) che aveva eletto l’Abruzzo, in particolare Francavilla al Mare, come base per traffici illeciti da milioni di euro.

Ieri mattina (venerdì 22 ottobre) le fiamme gialle del comando provinciale di Chieti hanno notificato al pregiudicato «appartenente alla ’ndrangheta» – già arrestato e condannato a 28 anni di reclusione, ma attualmente in libertà – il decreto firmato dal tribunale dell’Aquila come misura di prevenzione patrimoniale, su proposta della Procura distrettuale antimafia, dopo gli accertamenti di finanza e questura di Chieti. Sono stati disposti i sigilli per tre immobili, due società commerciali e un’impresa individuale riconducibili a Cuppari per un valore complessivo, spiegano gli investigatori, di circa un milione di euro. Un patrimonio che era stato già sequestrato lo scorso gennaio. Adesso è arrivata anche la confisca. (g.l.)

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