Cassa intregrazione, la proprietà dice sì

8 Febbraio 2011
CHIETI. «Ho chiesto la proroga di un anno della cassa integrazione e sottoscriveremo un accordo con le aziende per ricollocare tutti i lavoratori ex Burgo». Sono le novità del sindaco Umberto Di Primio.

Il primo cittadino è intervenuto durante l'assemblea della rsu Burgo. E' sembrato soddisfatto per il lavoro svolto finora apprezzato pubblicamente, peraltro, dalla rsu. «Qualche significativo passo in avanti è stato compiuto. Il progetto In.Te. era naufragato», dice Di Primio, «e abbiamo avuto il merito di recuperarlo e rilanciarlo attraverso la costituzione di un consorzio di rete di aziende solide e disposte ad investire su Chieti».

Tra i meriti principali che il sindaco ascrive a sé e all'amministrazione di centrodestra c'è il nuovo rapporto franco instaurato con i vertici della Burgo. Scesi per la prima volta in città lo scorso fine settimana. Si è parlato, ovviamente, della proroga della cassa in deroga per i 138 lavoratori della vecchia cartiera che scade il 4 aprile.

La Burgo aveva chiaramente fatto intendere di non voler chiedere nessuna ulteriore proroga. E invece ha compiuto marcia indietro dopo le pressioni del sindaco e la costituzione del consorzio di rete di aziende che fa intravedere un futuro produttivo sull'area ex Burgo.

«L'azienda ha dato la propria disponibilità a richiedere la cassa in deroga alla Regione. Alla richiesta formale», spiega Di Primio, «verrà allegato il piano industriale di In.Te». Gli ammortizzatori sociali sono fondamentali per evitare ai lavoratori il baratro della mobilità, altrimenti dietro l'angolo.

«Ho chiesto alla Regione la proroga di un anno. Nel frattempo firmeremo un accordo con le aziende», aggiunge il sindaco, «per garantire la ricollocazione di tutti i lavoratori ex Burgo». (j.o.)

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