<strong>Punta Aderci. </strong>L’assessore Suriani: «La Regione non risponde alle richieste di incontro»

Cava, ricorso e consulenza

Contro i prelievi di sabbia il Comune si affida all’Arta.

VASTO. «L’amministrazione comunale non si è limitata solo alle richieste ufficiali di sospensione dei lavori, ha anche dato l’incarico ad un legale per il ricorso e ha invitato l’Arta, l’Agenzia regionale per l’ambiente, ad esprimere un proprio parere». A ricordarlo è l’assessore Anna Suriani che replica così a chi ha accusato la giunta di latitanza sulla cava sottomarina a Punta Aderci.

La delegata all’ambiente interviene di nuovo nella querelle che sta tenendo banco da settimane in città e lo fa senza lesinare strali all’indirizzo dell’esecutivo regionale. «Dalla Regione, da cui attendiamo ancora una risposta ufficiale alle nostre richieste di incontro, pretendiamo maggiore rispetto nei confronti delle istituzioni locali e attenzione alle istanze che pervengono dal territorio», attacca l’assessore, «ci sembra irrispettoso ed inaccettabile ricevere informazioni tecniche solo a mezzo stampa e solo da parte dell’assessore Mauro Febbo, nonostante l’ulteriore richiesta di incontro con il presidente Gianni Chiodi, fatta nei giorni scorsi.

Siamo al paradosso», incalza la Suriani, «ogni giorno sui giornali assistiamo a balletti di cifre su volumi di sabbia da estrarre, profondità dello scavo, distanza dalla costa, cronoprogramma dei lavori e data di inizio di questi, ma vale la pena ricordare che per tutto il tempo di estrazione della sabbia dai nostri fondali, tutta l’area dovrà essere interdetta al transito dei natanti e di qualsiasi altro mezzo, con gravi ripercussioni sulla pesca e la stagione balneare oltre ai presumibili danni ambientali e paesaggistici», conclude l’assessore, la quale precisa anche che «il sindaco Lapenna, nonostante sia fisicamente assente per il viaggio istituzionale a Perth, ha coordinato tutte le iniziative intraprese».

Sulla estrazione di sabbia nella riserva naturale di Punta Aderci, i cui lavori sono stati sospesi dalla Soprintendenza ai beni archeologici, interviene di nuovo il Partito democratico che, nel ribadire la propria contrarietà alla cava sottomarina e nel registrare «l’intollerabile chiusura della Regione al confronto», rinnova il proprio sostegno a tutte le iniziative delle associazioni cittadine. E mentre il fronte del no si allarga si registrano altre posizioni fuori dal coro. Come quella dell’ex assessore Francesco Paolo D’Adamo (Idv). «Non vorrei che tutto questo bailamme sull’argomento stia distraendo da altri problemi, come il piano spiaggia, le recinzioni, le antenne o le questioni urbanistiche», azzarda D’Adamo, «troppo facile sfruttare l’onda emotiva, il campanilismo. Dove sono le proposte? La politica vastese, di tutti i colori, dimostra ogni giorno i suoi limiti».