Centro direzionale, caso chiuso

Opera mai costruita: al Comune 850mila euro della controversia
ATESSA. «È un grande risultato che ci permette di programmare la realizzazione di altre opere». Non nasconde soddisfazione Vincenzo Pellegrini, vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, alla definizione transattiva della controversia con la Compagnia italiana assicurazioni sulla storia infinita del Centro direzionale di Piazzano. Nelle casse comunali entrano 850mila euro in un’unica soluzione.
«Rimane il discorso della retrocessione del terreno (sul quale doveva sorgere il Centro Direzionale, ndc) al Comune, ma anche in questo caso siamo fiduciosi perché riteniamo che la curatela fallimentare sia ben disposta per chiudere definitivamente la faccenda».
La vicenda alla quale fa riferimento Pellegrini ha avuto inizio nel 2004 quando un progetto prevedeva che a Piazzano dovevano essere realizzati: una sala polifunzionale, appartamenti, servizi e uffici comunali decentrati che avrebbero dovuto cambiare il volto dell’intera Val di Sangro grazie anche a due torri alte 23 metri. L’appalto fu vinto dalla Euro Piemme alla quale il Comune cedette i terreni. All’ente sarebbero dovuti andare 150 mila euro oltre alla sala polifunzionale. Il contratto con la ditta fu compilato il 4 giugno 2008 ed entro sei mesi sarebbero dovuti iniziare i lavori; ci fu però il semplice sbancamento dell’area, poi tutto si è fermato. Il contratto prevedeva la riconsegna delle opere destinate al Comune entro giugno 2010 pena il pagamento di una fideiussione da un milione di euro oltre alla restituzione del terreno. A gennaio 2013 la giunta comunale guidata da Nicola Cicchitti ha deliberato la risoluzione del contratto e l’avvio del procedimento per rientrare nella disponibilità dell’area da parte della ditta che nel frattempo era fallita.
Matteo Del Nobile
©RIPRODUZIONE RISERVATA