Centro notturno, insorgono i residenti

Un comitato di cittadini si oppone alla costruzione della struttura per senzatetto

LANCIANO. E' nato il comitato di quartiere "Olmo di Riccio", iniziativa di un gruppo di residenti che ha tra gli obiettivi la ferma opposizione alla realizzazione di un centro notturno per senzatetto. «Nel quartiere servono scuole piuttosto», dicono i cittadini, che annunciano di voler chiedere un incontro con l'amministrazione e il sindaco Filippo Paolini.

I componenti del neonato comitato di quartiere ne sono certi: per riqualificare Olmo di Riccio non serve inserire un altro disagio, rappresentato dal centro residenziale notturno per senzatetto, ma spazio sufficiente per allargare le scuole.

«Il quartiere in questi anni non è stato assistito dall'amministrazione comunale», spiega Silvia Di Girolamo, una componente del comitato nato in un'affollata riunione l'altra sera, «dopo l'arrivo della mensa della Caritas nella zona c'è stato un progressivo degrado, ma i residenti hanno accolto la struttura e si sono abituati pian piano. Tutt'ora ci sono siringhe usate nel piazzale antistante la scuola e la zona dove si vuole fare il centro notturno è scarsamente controllabile».

«Non siamo assolutamente contrari al centro per senzatetto», fa capire il presidente del comitato Gianfranco Sozio, «ma riteniamo che Olmo di Riccio non sia la zona più adatta a tale scopo. Oltretutto anche la mensa per i poveri è distante dal centro città ed è difficilmente raggiungibile, meglio sarebbe prevedere il tutto in una zona più accessibile. Inoltre la scuola ha bisogno di spazi. Si pensava di accorpare i due asili nido di Santa Giusta e Torre Sansone e con l'aumento delle iscrizioni ci sarà bisogno di una mensa scolastica».

Il centro residenziale per senzatetto dovrebbe occupare un'ala adiacente sia all'attuale mensa della Caritas che al complesso delle scuole del quartiere. Tra le lamentele più ricorrenti ci sarebbe anche il silenzio da parte dell'amministrazione. «Abbiamo saputo di questo progetto per caso», critica un residente, «perchè l'amministrazione non ci ha informati prima di quello che si aveva in mente per il quartiere?».

Sulla questione interviene anche Sandra Di Gregorio, dirigente delle scuole elementari e materna di Olmo di Riccio del 3º circolo didattico. «Da almeno due anni abbiamo fatto presente all'amministrazione di avere necessità di spazi per le strutture scolastiche», spiega la preside, «e in tal senso erano state fatte promesse ed investiti fondi. Un quartiere si definisce anche per la sua comunità educante ed in questo senso si era pensato ad una sorta di polo scolastico dalle svariate attività, una presenza che di fatto elimina il contrasto sociale non togliendo, ma aggiungendo qualcosa».

«I bimbi della scuola materna sono costretti a dormire in 18 in una stessa stanza», racconta una mamma, Daniela Giancristofaro, «siamo solidali con i senzatetto, ma anche i bambini hanno le loro esigenze». Nei prossimi giorni il comitato chiederà un incontro formale con il sindaco Paolini (Pdl).

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