Cheti, Di Primio dice no ai rifiuti Pescaresi

Il sindaco incontra il collega Mascia: nessun ampliamento su Casoni, la voglio chiudere

CHIETI. «Nessun rifiuto urbano della provincia di Pescara sarà conferito sul suolo di Chieti». Il sindaco Umberto Di Primio ribadisce la propria contrarietà al conferimento dei rifiuti urbani pescaresi a Casoni di Brecciarola. Lo ha ribadito ribadito anche l'ingegner Luca Franceschini che l'altro ieri ha partecipato alla riunione della Direzione di protezione civile ambiente, Servizio gestione rifiuti, della Regione in rappresentanza della amministrazione comunale, incontro durante il quale si è discusso della imminente chiusura della discarica di Colle Cese a Spoltore. Casoni ora riceve i rifiuti di Teramo, sino a fine mese e quelli di Fara, da marzo per 4 mesi. L'emergenza rifiuti di fatto non ancora esiste. Alla fine di gennaio 2012 le volumetrie disponibili sono pari a 275mila metri cubi e sono previsti ampliamenti di altri 350mila metri cubi. Ma Chieti dice no, Lanciano ha espresso perplessità se non si risolve prima l'approvazione dell'ampliamento della discarica, a seguito dell'esito del comitato Via, ora inattivo.

La Cogesa di Sulmona potrebbe accettare i rifiuti ma c'è una delibera societaria che impedisce il conferimento da comuni non soci. Il Corsorzio Civeta, titolare della discarica del Comune di Cupello (80mila metri cubi), ha dato la propria disponibilità, ma considerato i problemi tecnici pregressi e la lontananza del sito, tale disponibilità non sembra immediatamente utilizzabile. Resta la discarica Irgine di Notaresco, agibile, ma la questione è sospesa al Tar perché il Comune di Notaresco (il sindaco è anche presidente della Provincia di Teramo) ha fatto ricorso. Insomma ognuno pone un limite ma è Chieti che appare più a rischio. Il Servizio gestione rifiuti della Regione, attraverso il dirigente Franco Gerardini ha detto che i rifiuti del Pescarese possono essere ancora conferiti a Casoni anche attraverso una rimodulazione dell'impianto. Del resto la Regione ha una riserva sulle volumetrie autorizzate del 5% che potrebbe utilizzare per far fronte alle possibili emergenze. Un provvedimento di imperio che causerebbe qualche problema.

Il sindaco Di Primio ieri ha manifestato la propria contrarietà al sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia. «L'obiettivo della mia amministrazione», ha detto, «ha come fermo proposito non solo la tutela della salute dei cittadini di Chieti ma anche la chiusura della stessa discarica di Casoni il prima possibile». Il primo cittadino ha aggiunto che la Regione potrebbe disporre lo smaltimento dei sovvalli direttamente in discarica Colle Cese, così come avviene ora, alzando il profilo di chiusura della stessa. Però sull'ordine del giorno del Pd, presentato nell'ultimo consiglio comunale, contro i rifiuti di Pescara a Casoni il Pdl era assente, fatta eccezione del consigliere Stefano Rispoli che ha votato l'odg insieme all'opposizione e all'Udc.

Intanto ieri la Deco e parte dei sindaci del Pescarese hanno affrontato i problemi di Colle Cese. L'incontro si è svolto presso l'impianto Tmb di Casoni. «Abbiamo dimostrato che siamo pronti a ogni evenienza», ha detto il direttore tecnico della Deco Roberto Pasqualini, «e che abbiamo già pronte soluzioni per evitare qualsiasi emergenza».

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