Chieti, giudizio sospeso sulla società di Paglione

Il tribunale fallimentare prende qualche giorno prima di esprimersi sul destino della Auto In di “Mister Porsche”

CHIETI. Sul re delle concessionarie dell’area metropolitana Gianni Paglione e sulla sua richiesta di “auto-fallimento” o “fallimento improprio” giudizio sospeso ancora per qualche giorno. Il giudice fallimentare Nicola Valletta ieri mattina ha fatto sapere soltanto di essersi riservato di decidere. Bisognerà attendere, dunque, qualche giorno prima che sciolga le riserve.

Si è chiusa così l’udienza prefallimentare di ieri, fissata in seguito alla richiesta dello stesso imprenditore, che è assistito dagli avvocati Giuliano Milia, Marco Femminella e Remo Di Giacomo, di andare in “auto-fallimento”. La richiesta era relativa a una sola delle quattro società che fanno capo a lui, la Auto In, con sede legale a San Giovanni Teatino e autosalone di supercar a Firenze e ad Arezzo. La posizione dell’imprenditore era motivata dal fatto che la concessionaria che vende Porsche, a fronte di un attivo di 36 milioni di euro, aveva accumulato un passivo di 46 milioni.

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La vicenda Paglione era venuta fuori dopo il commissariamento della ex Carichieti. Nelle relazioni degli ispettori inviati da Banca d’Italia, il nome di Paglione saltava fuori tra i tre imprenditori che, per motivi diversi, avevano accumulato i debiti più grossi con la Cassa di risparmio. Nella terna c’è appunto “mister Porsche”, debitore di 31 milioni, che nel 2015 aveva presentato al tribunale di Chieti quattro domande di concordato in bianco, riservandosi cioè il piano concordatario. Ma il piano che avrebbe dovuto prevedere quattro concordati in continuità con cui l’imprenditore avrebbe risarcito i creditori continuando l’attività di vendita, alla fine, scaduto il termine del 29 aprile, non è mai arrivato in tribunale. Le quattro società sono Auto In, definita la più importante in Italia per il marchio Porsche perché, da sola, garantisce il 10% delle vendite nel nostro paese del marchio tedesco (affidata ai commissari Pierluigi Pennetta e Maria Nicla Corvacchiola); l’Audi Zendrum Abruzzo srl di Montesilvano (stessi commissari Pennetta e Corvacchiola), che vende Audi e Volkswagen; l’Autoimport Abruzzo srl di San Giovanni Teatino, il cui grande salone espositivo si nota percorrendo l’asse attrezzato Chieti-Pescara, concessionaria plurimarche (commissari Antonella Bosco e Andrea Verzulli); e la società Marche Motori di Ancona, che vende Porsche e Audi (commissari Carlo Fimiani e Vinicio Cardone). Solo nel caso della Auto In il tribunale ha accolto una richiesta d’affitto. E dunque il primo passo riguarda ora questa concessionaria su cui pende la decisione del collegio giudicante formato dal presidente Camillo Romandini, Alberto Iachini Bellisarii e Valletta giudice relatore.

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