Chieti: gli studenti premiano il bar no-slot

Riconoscimento del liceo Gonzaga e dello Slotmob al Caffè Cigno allo Scalo. I ragazzi: con i giochi socializzanti non si cade nella dipendenza

CHIETI. Il liceo Gonzaga e Slotmob premiano un bar di Chieti che ha detto “no” alle slot machine e “sì” ad essere luogo di relazione e di crescita sociale e culturale. L’appuntamento è per domani, alle 10,30, al Gran Caffé Cigno in viale Benedetto Croce n.1, a Chieti Scalo, il locale che ha detto no alla dipendenza da gioco d’azzardo.
L’iniziativa, denominata SlotMob #230, è organizzata dagli studenti del liceo Gonzaga di Chieti, impegnati in un percorso di alternanza scuola lavoro, in collaborazione con il Comitato SlotMob che a Chieti e in altre città d’Abruzzo ha realizzato eventi sullo stesso tema.
L’iniziativa di domani, nata per mobilitare la cittadinanza per il buon gioco contro le nuove povertà e la dipendenza dal gioco d’azzardo, ha il patrocinio del Comune di Chieti e l’adesione delle associazioni locali dei commercianti e dell’università.
Saranno a disposizione dei cittadini biliardini, giochi di società e sarà raccontato il percorso svolto dagli studenti per testimoniare che con i giochi “veri”, quelli socializzanti e sani, ci si diverte e non si rischia di cadere nella dipendenza.
Hanno confermato la partecipazione: il SerD (Servizio dipendenze) della Asl, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Confartigianato, Ubi Banca, Centro servizi per il volontariato, Erga Omens Onlus, Associazione Papa Giovanni XXIII.
I dati dell’azzardo sono inquietanti: 96 miliardi di euro è la spesa sostenuta per giochi d’azzardo dagli italiani nel corso del 2016 (ultimo dato disponibile). È una immensa fortuna (reale) che gli italiani bruciano alla ricerca di una fortuna (improbabile). Un consumo crescente di gratta e vinci, lotterie, slot machine, video poker e scommesse sportive che illudono di una vincita sicura e facile mentre nasconde un sistema molto complesso fatto di accurati calcoli probabilistici, pubblicità ingannevoli, credenze erronee, che genera una spinta continua e crescente ad una dipendenza patologica che coinvolge gli strati più fragili della società.
Il consumo di gioco d’azzardo legale per 50 miliardi avviene soprattutto in bar e tabaccherie, mentre stanno crescendo in misura esponenziale i giochi online, giunti ora a 7 miliardi di valore giocato.
Nel corso dello Slotmob i circa 70 studenti del Gonzaga faranno richieste specifiche agli enti preposti: Comune, Asl, Regione, banche e associazioni dei commercianti. Appuntamento, quindi, domani al Gran Caffè Cigno perché, dicono gli stundenti, «un bar senza slot ha più spazio per le persone».
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