Chieti, i partigiani cantano “Bella Ciao" al sindaco che li cancella / Video

La decisione del primo cittadino, Umberto Di Primio, di "cancellare" la parola partigiani dal manifesto del 25 aprile ha spaccato il corteo in due: da una parte il Comune, dall'altra l'Anpi. Il sindaco: "Chi canta offende la memoria degli eroi della guerra"

 

CHIETI. Che i due cortei si incontrassero in piazza Martiri della Libertà era inevitabile. Da una parte il sindaco, Umberto Di Primio, che sul manifesto per il 25 aprile ha "cancellato" la parola partigiani. Dall'altra, i rappresentanti dell'Anpi di Chieti. Nessuna parola grossa, nessuna protesta formale, ma solo una canzone: le note di "Bella Ciao" sono state la risposta dell'associazione teatina dei partigiani al sindaco che li ha censurati.

Piazza Martiri della Libertà, in pieno centro storico, su corso Marrucino, per un attimo si è trasformata in una sorta di "striscia di Gaza" dopo 4 giorni di polemiche esasperate anche dal clima elettorale in città.

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LA REPLICA. Non si è fatta attendere la replica del sindaco Di Primio. «Per fortuna - ha dichiarato  - le strumentali polemiche innescate da chi si è fatto un po' di pubblicità sfruttando la ricorrenza del 25 aprile, perdendo una straordinaria occasione per tacere, non hanno per nulla turbato il momento di commosso e devoto raccoglimento innanzi ai simboli che ricordano le gesta di uomini e donne che, non con le parole, ma con i fatti, hanno donato ai noi tutti libertà e democrazia. Creare ad arte polemiche per il solo scopo di apparire, come hanno fatto taluni esponenti politici, trovando nella stampa una non condivisibile cassa di risonanza, offende la memoria degli eroi della seconda guerra mondiale e di quanti, con la non violenza, hanno contribuito a creare le condizioni perché il nostro Paese uscisse dalla occupazione e dalla dittatura».

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