Chieti, il Tar dà il via libera a 54 assunzioni a Villa Pini

Sentenza del giudice amministrativo scongela il taglio al 18 per cento dei posti letto deciso dalla spending review
CHIETI. Assunzioni a Villa Pini. Cinquantaquattro, per l’esattezza, di cui venti fisioterapisti, 10 ausiliari e 24 infermieri professionali. La gran parte con contratto a tempo indeterminato, i primi 20 in rapporto part-time e gli altri a tempo pieno.
È la buona notizia di fine anno, una schiarita sulla crisi del lavoro anche se restano i timori sul futuro della sanità privata in città. Di recente, il Tar aquilano ha sospeso il provvedimento regionale che ha tagliato del 18 per cento i posti letto nelle cliniche private, così come ha congelato l’effetto perverso della spending review sul settore. Congelato, non cancellato. È su questo che punteranno l’accento i sindacati nel confronto regionale in programma l’8 gennaio.
«I timori sui tagli alla sanità privata abruzzese rimangono tutti», commenta Davide Farina, Cisl-Fp Abruzzo sanità, «la decisione del Tar non fa che differenziare gli effetti dei due provvedimenti e darci modo di affrontare le criticità con maggiore serenità e lucidità. Deve essere anche monitorato il cammino del regolamento Balduzzi, fermo dopo la caduta del governo Monti, che per le realtà sanitarie private con meno di ottanta posti letto per acuti prevede la caduta del titolo di clinica e la conversione ad altro tipo di struttura. Questo significherebbe che delle 11 cliniche oggi attive in Abruzzo, soltanto due rimarrebbero tali. Si comprende come i timori sul riflesso dei livelli occupazionali si aggravino ulteriormente. Temiamo la perdita di centinaia di posti di lavoro e questo va in qualche modo scongiurato».
Farina non può che guardare positivamente alle assunzioni di Villa Pini e sottolinea come il fatto che siano a tempo indeterminato, dìa modo agli ex dipendenti del gruppo Angelini, rimasti ancora in carico alla curatela, di riscuotere il trattamento di fine rapporto. Dunque effetto economicamente doppio, che in tempo di crisi non guasta. Ora passano alle dipendenze del gruppo Abano Terme, che alla fine di settembre aveva dovuto mettere fuori dalla clinica 43 dipendenti, allora ancora assunti a tempo determinato, senza dare seguito all’accordo con i sindacati proprio per gli effetti della spending review.
Un contraccolpo occupazionale che arrivava a poche ore dalla conferma di ulteriori sei mesi di affitto a Nicola Petruzzi. L’imprenditore della sanità privata con le 54 assunzioni di fine anno conferma dunque la volontà di non tenere a freno la clinica ma di lanciarla per quanto possibile, in attesa dell'asta di vendita della curatela, auspicata prima di marzo ma la cui data non è stata fissata.
Sipo Beverelli
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