Chieti, le Naiadi in gara per la gestione della piscina

La società di Pescara si contende l'appalto con la Teate Splashing

CHIETI. Saranno due le società che si contenderanno la gestione ventennale dello stadio del nuoto teatino: la Teate Splashing, che ha gestito la piscina comunale negli ultimi dieci anni, e le Naiadi di Pescara. Ma il nome del nuovo gestore della piscina di via Colonnetta non si conoscerà prima di febbraio. Il Comune da gennaio, con ogni probabilità, ricorrerà ad una gestione diretta della struttura per evitarne la chiusura. Questo perché la proroga di gestione concessa alla Teate Splashing scade a fine dicembre.

Difficilmente, regolamenti alla mano, i vertici di palazzo d'Achille potranno rinnovarla ancora. «Stiamo studiando la soluzione tecnica ottimale», afferma Marco Russo, assessore allo sport, «con l'intento di continuare a garantire il miglior servizio possibile alla cittadinanza e a tutti coloro che usufruiscono della piscina che non chiuderà, questo è sicuro». Eppure i tempi stringono e l'opposizione incalza. Il Pd, con a capo il consigliere comunale Alessandro Marzoli, ha già denunciato una serie di presunte anomalie sul nuovo appalto bandito dal Comune per l'affidamento della piscina.

Una procedura a carattere europeo della durata ventennale che, però, prevede un esborso immediato pari a 400 mila euro a carico del nuovo gestore. Che dovrà eseguire una serie di manutenzioni straordinarie dentro e fuori lo stadio del nuoto che ha estrema necessità di subire un restyling degno di questo nome. Anche perché le condizioni della struttura sportiva sono veramente disastrose. La scelta di percorrere la strada di un bando europeo aveva fatto pensare ad una ressa di offerte. E invece sul tavolo degli uffici comunali preposti sono arrivate appena due proposte di gestione. Una è stata avanzata dalla società uscente, la Teate Splashing che da 20 anni gestisce la piscina. L'altra candidatura autorevole, invece, è delle Naiadi che necessita di nuovi spazi e, in caso di aggiudicazione dell'appalto teatino, otterrebbe in pratica il monopolio sulla gestione delle piscine dell'area metropolitana. Una sorta di guerra di campanile, visto la rivalità sportiva e non tra le due società, che non si risolverà prima di febbraio-marzo. Intanto si dovrà garantire la fruibilità della piscina di Chieti che, a causa del tira e molla sulla gestione, ha già perso quest'anno parecchi iscritti.

Il Comune sembra intenzionato a ricorrere ad una gestione diretta fin quando il bando di gara non verrà espletato e chiuso ufficialmente. E' forte, in tal senso, la candidatura della Teate servizi che ha bisogno di servizi per sopravvivere e far lavorare i suoi dipendenti. «L'ipotesi», si limita a dire Russo, «è concreta».

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