Chieti, l’università torna in centro: accordo per palazzo de Mayo

Lo stabile di diecimila metri quadrati affacciato sul corso in comodato per 39 anni alla d’Annunzio. Stuppia: «un impegno che avevo assunto fin dal mio insediamento». Ferrara: «una bellissima notizia»
CHIETI. Palazzo de Mayo potrebbe riaprire presto le porte con la gestione dell'università d’Annunzio. L’accordo, caldeggiato anche dalla Regione, tra la fondazione Banco di Napoli, proprietaria dell'immobile, e l’ateneo teatino-pescarese, che ne chiede la gestione, entra nella fase conclusiva. Prevede la stipula di un contratto che concederà l’uso gratuito all’ateneo del prestigioso edificio di corso Marrucino. Entro settembre potrebbe essere sottoscritto. Il comodato dura 39 anni ed è rinnovabile. L'università deve solo pagare le spese di gestione e di manutenzione, fino a 30mila euro l'anno. La fondazione napoletana si sgrava così di un costo, mentre l'ateneo torna con una nuova sede in centro storico, come aveva promesso alla città il rettore Liborio Stuppia.
L'ACCORDO
Il rettore Stuppia, dopo aver portato a conoscenza il senato accademico, si appresta ora a informare il consiglio d’amministrazione, convocato per il prossimo 30 luglio. Come viene spiegato dall'ateneo, la formula contrattuale è quella del comodato d'uso gratuito per 39 anni, rinnovabile, con specifiche previsioni relative alle spese di manutenzione ordinaria e straordinaria che rientrano nell’ordine di 30.000 euro l’anno. La fondazione Banco di Napoli, che si riserverà l’utilizzo di singoli uffici per le proprie attività istituzionali, dunque, si appresta a dare alla d’Annunzio le chiavi dello storico edificio.
14 MILIONI
Palazzo de Mayo è stato restaurato e recuperato tra il 1985 ed il 2004. L'edificio, coi suoi circa 10.000 metri quadri di superficie, si estende su più livelli. Il valore stimato è di oltre 14 milioni di euro. La stima è risalita rispetto al semplice valore catastale ci circa 4 milioni di euro, che è la cifra con cui il palazzo era stato messo in vendita. A far risalire la stima sino a 14 milioni di euro, spiegano dall'università, è il fatto che si calcola anche il pregevole patrimonio artistico, la cospicua dotazione libraria e l’antica via Tecta, il suggestivo ipogeo di epoca romana. «Una buona notizia l’accordo fra l’università e la fondazione Banco Napoli che porterà attività di ateneo a palazzo de Mayo. L’amministrazione comunale ha sempre supportato tutte le ipotesi di un ritorno sul colle di uffici e rappresentanze dell'università, tanto da arrivare a siglare proprio con ateneo e camera di commercio un accordo per animare il centro storico con tale presenza, che adesso ha ancora più ragion d’essere, vista anche la sua natura inedita per la città. Siamo certi che questo sarà un primo passo di un percorso finalizzato a rivitalizzare la nostra amata città, cosa in cui crediamo fortemente e per cui stiamo da mesi lavorando insieme», le parole del sindaco Diego Ferrara.
L'ATENEO SUL COLLE
«Con l’accordo che si va a chiudere», dice il rettore Stuppia, «tra il nostro ateneo e la fondazione Banco di Napoli si concretizza quell’impegno preso sin dal mio insediamento, quello di riportare l’università a Chieti, nel suo bellissimo centro storico, con una presenza vera, attiva, fortemente significativa e anche capace di generare attrazioni di elevata qualità. La scelta di Palazzo de Mayo è stata quella che meglio poteva tradurre in realtà i sogni contenuti in quell’impegno. Oggi ci accingiamo a raccogliere i frutti di un grande impegno silenzioso, laborioso ed efficace, avendo come obiettivo quello di avere una sede capace di ospitare parti importanti delle nostre attività nel perimetro più prestigioso di Chieti, la città, che unitamente a Pescara e a Teramo, è madre dell’università “Gabriele d’Annunzio”, anch’essa un sogno diventato realtà».