Chieti, salta l'intesa su Teate servizi

La Cgil attacca l'amministrazione: traditi gli impegni

CHIETI. Stato di agitazione sospeso e nuovo incontro in prefettura previsto per metà marzo quando mancheranno una manciata di giorni alla scadenza della proroga dei servizi firmata dal Comune. Fumata grigia sul caso Teate servizi che ieri è arrivato sul tavolo del prefetto Fulvio Rocco de Marinis. Riunione interlocutoria, con la Cgil attacca a fondo l'amministrazione comunale.

Le due parti sono rimaste su posizioni distanti, nonostante il tentativo di mediazione messo in atto dal prefetto. «La situazione è drammatica. Le certezze sulla società che ci erano state fornite nei mesi scorsi dal Comune» spiega Paola Puglielli, segretario provinciale Cgil funzione pubblica, «sono svanite e in pratica siamo punto e a capo». Non a caso, anche ieri, gli sportelli della Teate servizi sono rimasti chiusi al pubblico e non riapriranno prima di martedì. Questo perché mancano le coperture assicurative per i 42 lavoratori interinali impiegati per la riscossione dei tributi, le attività svolte nel cimitero e per la manutenzione degli alloggi comunali oltre che dei parchi gioco. Un ritardo dovuto al fatto che l'ente ha rinnovato in extremis, e per appena due mesi, i servizi affidati alla Teate servizi.

Un pastrocchio che ha mandato su tutte le furie i lavoratori dell'azienda e la Cgil. Che, di conseguenza, ha riattivato le procedure dello stato di agitazione proclamato a ottobre chiedendo l'intervento del prefetto. Il quale ha constatato la lontananza esistente tra la Cgil e il Comune rappresentato dall'assessore alle società partecipate Marco D'Ingiullo e da Valerio Visini, presidente della Teate servizi.

«Nell'ultimo periodo», dice D'Ingiullo, «abbiamo dovuto affrontare diversi problemi di carattere economico che hanno fatto rallentare la stesura del nuovo piano industriale della Teate servizi. Contiamo di avere un quadro più preciso a giugno con l'approvazione del bilancio di previsione comunale».

In realtà, un piano industriale della Teate servizi era già pronto. E' stato cambiato di recente con una programmazione che sarebbe al ribasso. A quanto pare, Teate servizi potrebbe mantenere la riscossione dei tributi e la gestione amministrativa delle reti idriche con una pianta organica ridotta a una trentina di unità. In questo caso, verrebbero affidati esternamente gli affari cimiteriali e la manutenzione degli alloggi pubblici. Una catastrofe, secondo il sindacato, posto che ai 42 lavoratori utilizzati finora se ne aggiungono altri 26, a casa da ottobre, e con gli ammortizzatori sociali in scadenza. «Ci batteremo», assicura Puglielli, «per salvaguardare i servizi e i lavoratori».

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