L'apertura del cantiere di Megalo 2 il 12 novembre 2017

Chieti, stop a Mirò dai giudici del Tar

Bloccata la costruzione del Centro commerciale allo scalo: "Gravi  irregolarità, i nuovi permessi adottati in assenza della Valutazione di impatto ambientale" . Federmanager: ora spazio a Megalò 3 su aree non pericolose

PESCARA. I giudici del Tribunale amministrativo (Tar) di Pescara danno lo stop alla realizzazione del centro commerciale Mirò  a Chieti scalo: ritenute troppo gravi le irregolarità del procedimento autorizzativo. "La vicenda è stata affrontata e risolta nell’ambito di articolati giudizi che hanno visto la partecipazione di più soggetti fra i quali la Regione, Wwv, Akka (la società che ha in serbo un progetto alternativo, Megalo 3) , Comuni di Chieti e Cepagatti, Autorità di Bacino, Genio civile, la Sile Costruzioni e altri", spiega in una notya Federmanager.

Il progetto del centro commerciale allo Scalo

In sostanza, accogliendo la tesi della Regione sostenute anche da Akka e Wwf in diversi giudizi il Tar con la sentenza n. 69 di ieri ha dato lo stop alla costruzione del nuovo centro commerciale. "In particolare i giudici hanno accertato che le volture dei titoli edilizi rilasciati dal Comune di Cepagatti e dal Comune di Chieti costituiscono in realtà nuovi permessi di costruire adottati in assenza della necessaria Valutazione di impatto ambientale ed a seguito di una conferenza di servizi che si è conclusa senza la partecipazione di tutte le amministrazioni deputate al rilascio delle autorizzazioni", aggiunge Bruno Gallo, avvocato di Akka insieme ai suoi colleghi Salvatore Di Pardo e Andrea Latessa. 

Fermo era stato il diniego sia del Comitato regionale per la valutazione di impatto ambientale e che della Autorità di Bacino. Quest’ultima aveva evidenziato che la zona individuata per il nuovo centro commerciale era a rischio alluvioni e, quindi, pericolosa per l’incolumità pubblica. Che cosa accade ora? E' probabile che la Sile Costruzioni (soggetto attuatore dell’intervento) ricorra al Consiglio di Stato contro la decisione del Tar Abruzzo. "Ma i tempi si preannunciano lunghi in attesa di una decisione definitiva", ritiene il presidente di Federmanager, Florio Corneli, secondo cui “ad oggi l’unica concreta opportunità di sviluppo commerciale può essere il diverso Programma approvato dalla Regione Abruzzo e dal Comune di Chieti, cosiddetto Megalò 3, localizzato su aree non pericolose. Ma anche qui", conclude, "gli ostacoli burocratici non mancano".