«Commissione d’indagine sulle discariche»

Otto consiglieri di minoranza chiedono un organismo di vigilanza sui rifiuti in abbandono

VASTO. Una commissione speciale d’indagine per far luce su liquami fognari e discariche abusive disseminate sul territorio, ma anche sugli interventi messi in atto dall’amministrazione comunale. A proporlo sono otto consiglieri comunali di minoranza che hanno chiesto l’inserimento dell’ordine del giorno nella prossima seduta dell’assemblea civica.

Massimo Desiati, Etelwardo Sigismondi, Andrea Bischia, Guido Giangiacomo, Manuele Marcovecchio, Massimiliano Montemurro, Mario Della Porta e Francesco Paolo D’Adamo, hanno presentato una mozione su quelle che sono diventate delle vere emergenze ambientali. L’obiettivo dei proponenti è istituire una commissione d’inchiesta sull’attività dell’amministrazione comunale e sullo stato di alcune zone del territorio interessate alla dispersione di liquami fognari e dalla presenza di discariche abusive.

L’organismo sarà composto da sette consiglieri in rappresentanza dei gruppi presenti in aula. L’iniziativa prende le mosse dal diffuso malcostume di abbandonare il pattume. Il fenomeno è aumentato da quando in città è stata avviata la raccolta differenziata.

Non c’è ordinanza che tenga. Ci sono cittadini che pur di non separare i rifiuti in casa, se li caricano in macchina per disfarsene alla prima occasione. «Il perpetuarsi di singoli casi sta ormai degenerando in una diffusa consuetudine», sostengono i consiglieri di minoranza, «sul territorio comunale, in luoghi periferici e nascosti, nascono piccole discariche costituite non sono da immondizia prodotta nelle abitazioni ma anche da rifiuti pericolosi, tossici ed infiammabili».

L’altro fenomeno su cui i rappresentanti dell’opposizione chiedono di far luce sono i «continui sversamenti di liquami fognari che inquinano il terreno e rendono mefitica l’aria, soprattutto nelle ore serali, presumibilmente provenienti da abitazioni dotate di pozzi neri per la raccolta delle acque di scarico che vengono periodicamente disperse sul terreno circostante e così incanalate nelle pendenze naturali».

Ad allarmare oltremodo le minoranze sono state anche alcune recenti dichiarazioni del sindaco, Luciano Lapenna che, rispondendo in aula ad una interrogazione, ha denunciato che in passato «venivano interrate centinaia di tonnellate di rifiuti». (a.b.)

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