Consegnata al Comune la villa confiscata per droga

3 Luglio 2012

VASTO. «Oggi raggiungiamo un'altra importante tappa del percorso avviato tre anni fa con la confisca della lussuosa villa dei coniugi Bevilacqua. Il bene confiscato, perché ritenuto provento di...

VASTO. «Oggi raggiungiamo un'altra importante tappa del percorso avviato tre anni fa con la confisca della lussuosa villa dei coniugi Bevilacqua. Il bene confiscato, perché ritenuto provento di attività illecite, viene restituito alla collettività e utilizzato per scopi sociali.Quando la struttura entrerà in funzione allora sì che potremo dire di essere arrivati alla meta». Così, ieri pomeriggio, il procuratore della repubblica del Tribunale di Vasto, Francesco Prete, ha annunciato la conclusione della tortuosa vicenda giudiziaria cominciata contestualmente all'arresto di Carmine Bevilacqua e Lucia Sauchella , proprietari dell'immobile, accusati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'Agenzia nazionale dei beni confiscati alla mafia ha accolto il progetto presentato tre anni fa dall'assessore Marco Marra, condiviso dal sindaco, Luciano Lapenna e dal titolare della delega ai Servizi sociali, Antonio Spadaccini, di trasformare la villa in una casa famiglia per minori. «Attualmente ci appoggiamo a istituti privati e ogni bimbo( ne abbiamo in carico una trentina) ci costa 150 euro al giorno. Avere una struttura nostra ci farà risparmiare e potremo aiutare tanti bimbi in difficoltà» , ha detto il sindaco Lapenna . Soddisfatto il prefetto, Fulvio Rocco De Marinis che si è complimentato con il colonnello della guardia di finanza Paolo D'Amata e il colonnello dei carabinieri, Giuseppe Cavallari per i risultati ottenuti. «Questa operazione è una pagina molto importante. Dimostra che lo Stato è presente a Vasto e nel Vastese», sottolinea «pronto a rispondere a dovere agli attacchi della malavita ». (p.c.)

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