Contestate all’insegnante due violenze sulla bimba

L’arresto dell’uomo scattato per il pericolo di fuga: voleva anticipare la partenza per Londra dal 19 dicembre a ieri. Domani l’interrogatorio del giudice

LANCIANO. Sarebbero due gli episodi contestati a Simon Turton, 46 anni, insegnante inglese, indagato per violenza sessuale su una minore e arrestato l’altro giorno dalla polizia per pericolo di fuga. L’uomo, amico di famiglia dei genitori della piccola, incontrava la bambina nella sua casa, dove a volte le dava anche lezioni di inglese. Nella sua abitazione l’insegnante, per due volte, avrebbe compiuto atti sessuali ai danni della minorenne. Il primo episodio risalirebbe a un anno fa: la piccola, dieci anni, avrebbe raccontato subito tutto ai genitori, che forse non vi hanno dato troppo peso.

I rapporti con Turton, docente in un istituto privato della città, erano buoni, la coppia si fidava dell’insegnante inglese. Il secondo episodio, invece, sarebbe accaduto appena un mese fa. Questa volta la bambina non l’avrebbe raccontato subito a mamma e papà. Ma una volta ascoltate le parole della figlia, i coniugi si sono rivolti agli operatori del “Telefono Azzurro”. Da qui è nata poi l’indagine, svolta dalla polizia giudiziaria e del commissariato, coordinati dal vicequestore Katia Basilico, e seguita dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi.

Oltre ai genitori, gli investigatori hanno interrogato anche la bambina alla presenza di uno psicologo che avrebbe attestato la veridicità delle dichiarazioni della piccola, turbata ma lucida nel raccontare gli episodi di cui sarebbe stata vittima. Dalle attività d’indagine e dai riscontri eseguiti a carico dell’uomo sarebbero stati raccolti indizi definiti gravi dalla Procura. Tanto da far scattare il campanello d’allarme quando l’inglese ha anticipato a ieri la partenza per Londra in vista delle festività natalizie, già programmata per il 19 dicembre.

Il pm Vecchi ha quindi inoltrato l’istanza di applicazione della misura cautelare in carcere, accolta dal giudice per le indagini preliminari, Massimo Canosa.

Turton non è stato ancora ascoltato dagli inquirenti. Domani, intanto, è fissato il suo interrogatorio di garanzia in carcere. Secondo i legali dell’insegnante non ci sono indizi concreti che lo inchioderebbero e, soprattutto, l’uomo non stava tentando la fuga ma avrebbe anticipato la partenza per motivi familiari.

Stefania Sorge

©RIPRODUZIONE RISERVATA