CHIETI

Costa dei Trabocchi, per Confartigianato "no cemento, no burocrazia"

Giangiulli e Saraullo: "Subito riunione con tutti i soggetti interessati per adeguare la normativa urbanistica e puntare su servizi ed accoglienza"

CHIETI. "L'accanimento burocratico non freni lo sviluppo della Costa dei Trabocchi e non vanifichi gli sforzi messi in campo fino ad ora. E' stata fatta una scelta ben precisa: puntare sulla vocazione turistica di quell'area, fiore all'occhiello dell'Abruzzo e volano per lo sviluppo turistico dell'intero territorio regionale. E' quindi indispensabile potenziare i servizi offerti ai turisti, in modo sostenibile e nel pieno rispetto dell'ambiente". Lo afferma Confartigianato Imprese Chieti L'Aquila, da tempo impegnata in azioni finalizzate alla promozione e allo sviluppo turistico del territorio e, in particolare, della Costa dei Trabocchi. 

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"Gli accanimenti burocratici – sottolineano il presidente e il direttore generale dell'associazione, Camillo Saraullo e Daniele Giangiulli - rischiano di vanificare gli sforzi messi in campo fino ad ora e tutto ciò che si potrà fare per il futuro. C'è una normativa urbanistica non adeguata e non al passo con i tempi. Ma uno sviluppo turistico che contempli l'erogazione di servizi e la sostenibilità ambientale è possibile, come ci dimostrano molte altre zone d'Italia a vocazione turistica".

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"Proponiamo, quindi, la convocazione di un tavolo a cui partecipino le parti sociali, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti e i Comuni interessati per valutare come adeguare tale normativa e per avviare azioni che consentano di valorizzare sempre di più il format Costa dei Trabocchi. Nessuna apertura al cemento selvaggio: siamo assolutamente convinti che l'ambiente di quella zona vada preservato, ma al tempo stesso - osservano il presidente e il direttore di Confartigianato - è indispensabile che vi sia la possibilità di prevedere la presenza, compatibilmente con i requisiti ed i vincoli ambientali, di realtà in grado di erogare servizi turistici".

            "Gli eventi organizzati fino ad ora, a partire dal Giro d'Italia lungo la Via Verde, hanno acceso i riflettori su quell'area e l'afflusso crescente di turisti registrato nel corso dell'estate conferma quanto quella zona sia appetibile e quali siano le potenzialità di crescita dal punto di vista turistico. La Costa dei Trabocchi, però – concludono Saraullo e Giangiulli - deve poter essere accogliente, con una vasta offerta di servizi per i turisti, da erogare in modo sostenibile e nel rispetto dell'ambiente".