Cupello, muore nove ore dopo l’incidente in auto

25 Luglio 2015

Bidello sbanda, urta un motociclista, finisce in una cunetta e soccorre il centauro. In serata il decesso: disposta l’autopsia

CUPELLO. Sbanda, urta una moto e poi finisce nella cunetta. Sembra star bene. Scende dall’auto per verificare che le condizioni del motociclista coinvolto nell’impatto siano buone e perde i sensi. Dopo nove ore muore in ospedale. È la drammatica vicenda della quale è stato protagonista Pietro Di Fabio, 47 anni, operatore scolastico di Cupello. Sgomento e incredulità in paese. L’uomo, che dopo anni di attesa pare fosse entrato finalmente in ruolo, al momento dell’incidente stava tornando a Cupello dopo essere stato nella scuola di Roccaspinalveti dove lavorava. È stato visto barcollare. Poi ha perso i sensi. «Pensare che un elicottero del 118 era decollato da Pescara per soccorrerlo», si rammarica un vicino di casa. Poi, però, l’allarme è rientrato. Le condizioni dell’automobilista ferito sulla fondovalle Treste non sembravano così gravi.

I FATTI. Questa la prima ricostruzione dei fatti. Erano da poco passate le 14 quando l’uomo, di Cupello, esce da scuola e riprende la strada di casa al volante di una Ford Focus station wagon. In territorio di San Buono accusa un malore in un tratto in curva. Dopo un breve zigzagare la Ford esce fuori strada. In quel momento sopraggiunge uno scooter guidato da un uomo di Roccaspinalveti. La vettura colpisce di striscio lo scooter su un lato. La moto cade. La Station Wagon si ferma ai bordi di una cunetta.

GLI ULTIMI MINUTI DI LUCIDITÁ. L’automobilista esce dalla sua auto. Percorre un breve tragitto e raggiunge il motociclista. «Ha verificato se avesse bisogno di aiuto», racconta un conoscente. Dieci secondi dopo ha perso i sensi. I sanitari del 118, giunti sul posto, hanno dapprima chiesto l’intervento dell’eliambulanza per il suo trasferimento all’ospedale Spirito Santo di Pescara. Poi hanno optato per il trasporto al San Pio da Pietrelcina di Vasto. Pietro Di Fabio è morto durante la notte.

INDAGINI E CORDOGLIO. Sulla tragedia indagano i carabinieri delle caserme di San Buono e Palmoli. La Procura di Vasto ha deciso di fare chiarezza sulle cause della morte e per questo ha disposto l’autopsia. L’esame è stato affidato al medico legale Pietro Falco. Contestualmente proseguono le indagini dei carabinieri. I militari stanno cercando di verificare le condizioni della vittima al momento di salire in auto e l’esatta dinamica dell'incidente. La morte di Pietro Di Fabio ha rattristato l’intero paese. Persona riservata e silenziosa era sempre pronto a dare una mano a tutti. Lo ha fatto anche sulla Fondovalle Treste. Stava morendo ed ha pensato a soccorrere l’altro. I funerali dell’operatore scolastico che non era sposato, saranno celebrati al termine delle perizie disposte dalla magistratura.

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