«Dacci i soldi o perderai il locale»: ricattato l’imprenditore turistico Donato Di Campli. Scattano due arresti

Si tratta di un 43enne e un 20enne di Castel Frentano, che sono finiti in manette. Volevano 10mila euro: «Così teniamo lontano la criminalità che potrebbe danneggiarti in estate»
LANCIANO. In due hanno estorto soldi all’imprenditore turistico Donato Di Campli, lancianese e fondatore della struttura Supporter Beach, attiva da anni e con successo sulla costa di Fossacesia. Per l’esattezza gli hanno fatto tirare fuori 5mila euro in banconote, rispetto ai 10mila chiesti in origine: una somma che avrebbe garantito all’estorto una sorta di protezione contro individui vicini alla criminalità organizzata che avrebbero dovuto danneggiargli gravemente l’attività rendendola definitivamente inoperante nel periodo clou della stagione estiva. Insomma, un ricatto a piene mani. Ma il Nucleo operativo della compagnia carabinieri di Ortona ha arrestato i due, dopo un appostamento, trasferiti poi nelle carceri di Chieti e Pescara.
I due sono Angelo Guida e Daniel Varanese, rispettivamente di 43 e 20 anni, entrambi residenti a Castel Frentano, il primo noto alle forze di polizia e il secondo incensurato. Gli arresti in fragranza di reato sono avvenuto sabato scorso: entrambi gli arrestati devono rispondere di estorsione. Il reato dell’estorsione è previsto dall’articolo 629 del codice penale: “Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da 1.000 euro a 4.000 euro”.
Di Campli, appena ricevuta la proposta estorsiva, si è rivolto immediatamente ai carabinieri competenti per territorio, raccontando i dettagli della richiesta. Nello specifico la coppia aveva preteso 10.000 euro: in questo modo l’imprenditore avrebbe ottenuto la protezione dei due nei confronti di soggetti vicini alla criminalità organizzata che avrebbero dovuto danneggiare gravemente l’attività imprenditoriale rendendola definitivamente inoperante nel periodo clou della stagione estiva.
L’incontro tra la vittima e gli estorsori, che è stato pianificato e organizzato dai carabinieri sotto la direzione della Procura di Lanciano, è avvenuto nel pomeriggio di sabato proprio nel locale dell’imprenditore, sotto la stretta sorveglianza dei militari che, a distanza, hanno seguito le varie fasi dell’incontro. Appena gli estorsori sono usciti dal locale con la busta contenente il profitto dell’estorsione, 5.000 euro in contanti che il 20enne aveva occultato nei suoi slip, sono stati tratti in arresto e portati, su disposizione dell’autorità giudiziaria, nelle case circondariali di Chieti e Pescara in attesa degli ulteriori provvedimenti della magistratura.
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