Edizione digitaleDanneggiate panche e pensiline
Vandali sempre più scatenati in città: vetri rotti e ringhiere divelte
VASTO. «Il Comune sistema, i vandali distruggono». E’ l’amara considerazione del presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte (Pd), davanti ai danni provocati dai teppisti. Le pensiline fotovoltaiche sistemate alle fermate degli autobus sono finite nel mirino dei vandali.
Diversi cristalli sono stati distrutti. Non è andata meglio alle panche della passeggiata della loggia Ambling e del belvedere Romani.
E’ comunque sempre più pesante il conto presentato al Comune per riparare i danni provocati dalle incursioni vandaliche. Il rendiconto stilato dalla commissione dei servizi pubblici fotografa una città in balia di comportamenti irrazionali.
«Il Comune nel 2009 ha speso 150mila euro per risistemare i danni all’arredo urbano», dice Forte. Non è un fenomeno nuovo: è un problema sociale comune a tutte le città che denota la mancanza di valori ed educazione civica. Ma l’amministrazione vastese ha deciso di dichiarare guerra ai teppisti. Negli ultimi giorni i vandali sono tornati a colpire in centro, ma anche all’Incoronata e alla Marina. Danneggiate pensiline, panche e i cristalli delle ringhiere di viale Dalmazia fatti risistemare per Pasqua.
«La maggioranza deve accelerare l’installazione della videosorveglianza», insiste il centrodestra. I vandali impoveriscono la città. Le incursioni sottraggono risorse alla manutenzione delle strade e del verde pubblico, agli impianti sportivi e ai luoghi di aggregazione. Non nasconde di essere molto amareggiato il vicesindaco, Vincenzo Sputore. «Non appena sistemiamo una panchina, la ritroviamo rotta. Non viene risparmiato nessun angolo della città.
Spesso qualche anziano svegliato bruscamente da urla e schiamazzi cerca di allontanare i teppisti, ma non è facile. L’invito è a rivolgersi al 112 e 113. L’amministrazione da parte sua non si arrende. Stiamo cercando un deterrente. Ogni sforzo per migliorare Vasto altrimenti è vano».
Con l’arrivo dell’estate il progetto di prevenzione assegna un ruolo importante anche alla polizia municipale. L’intenzione del Comune è estendere (non appena saranno superati i test attitudinali e gli agenti torneranno con la pistola) l’orario di servizio della polizia urbana alle ore serali e notturne.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Diversi cristalli sono stati distrutti. Non è andata meglio alle panche della passeggiata della loggia Ambling e del belvedere Romani.
E’ comunque sempre più pesante il conto presentato al Comune per riparare i danni provocati dalle incursioni vandaliche. Il rendiconto stilato dalla commissione dei servizi pubblici fotografa una città in balia di comportamenti irrazionali.
«Il Comune nel 2009 ha speso 150mila euro per risistemare i danni all’arredo urbano», dice Forte. Non è un fenomeno nuovo: è un problema sociale comune a tutte le città che denota la mancanza di valori ed educazione civica. Ma l’amministrazione vastese ha deciso di dichiarare guerra ai teppisti. Negli ultimi giorni i vandali sono tornati a colpire in centro, ma anche all’Incoronata e alla Marina. Danneggiate pensiline, panche e i cristalli delle ringhiere di viale Dalmazia fatti risistemare per Pasqua.
«La maggioranza deve accelerare l’installazione della videosorveglianza», insiste il centrodestra. I vandali impoveriscono la città. Le incursioni sottraggono risorse alla manutenzione delle strade e del verde pubblico, agli impianti sportivi e ai luoghi di aggregazione. Non nasconde di essere molto amareggiato il vicesindaco, Vincenzo Sputore. «Non appena sistemiamo una panchina, la ritroviamo rotta. Non viene risparmiato nessun angolo della città.
Spesso qualche anziano svegliato bruscamente da urla e schiamazzi cerca di allontanare i teppisti, ma non è facile. L’invito è a rivolgersi al 112 e 113. L’amministrazione da parte sua non si arrende. Stiamo cercando un deterrente. Ogni sforzo per migliorare Vasto altrimenti è vano».
Con l’arrivo dell’estate il progetto di prevenzione assegna un ruolo importante anche alla polizia municipale. L’intenzione del Comune è estendere (non appena saranno superati i test attitudinali e gli agenti torneranno con la pistola) l’orario di servizio della polizia urbana alle ore serali e notturne.
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