Sequestro di una nassa da parte della Capitaneria di Ortona

ORTONA

Delfini e uova di fratino, ma in mare fioccano i sequestri di attrezzature da pesca

La capitaneria di porto traccia un bilancio dei controlli svolti in piena emergenza sanitaria e in occasione dell'avvio dei lavori di pulizia dell'arenile

ORTONA. Sequestri di cestelli e nasse da pesca, di reti da posta vicino alla riva, ma anche tanti avvistamenti di delfini e ritrovamenti di uova di fratino sulle spiagge. Sono le due facce dell'attività di controllo in mare svolto dalla capitaneria di porto in questo periodo di emergenza sanitaria.

In occasione dell'avvio dei lavori di pulizia dell'arenile da parte dei concessionari degli stabilimenti balneari la Capitaneria di Ortona fa il punto della situazione su quanto rilevato in mare e in spiaggia dove la natura ha evidentemente ripreso i suoi spazi approfittando dell'assenza dell'uomo. I luogi dove sono stati trovati le uova di fratino sono stati segnalati al Wwf.

Le uova di Fratino rinvenute sulla spiaggia

 

Ma i controlli _ svolti anche con l’incrocio delle informazioni e dei dati acquisiti dai sistemi satellitari di controllo della pesca e dalla Rete A.I.S. nazionale gestita dalla guardia costiera _ hanno consentito di rilevare e sanzionare anche due pescherecci sorpresi ad operare in zone vietate.

E in mare diversi sono stati i sequestri effettuati nelle ultime settimane a carico di pescatori abusivi. In pochi giorni sono stati più di 20 gli attrezzi rimossi, tra cestelli, nasse, e centinaia di metri di reti da posta, con il rilascio in mare del pesce trovato vivo al loro interno. Diverse zone di mare sono state "liberate" evitando il danneggiamento dell’ambiente marino costiero, causato dall’abbandono sui fondali di reti, plastiche, nylon, blocchi di cemento e tondini di ferro utilizzati per la pesca illegale, a tutela della riproduzione di diverse specie di piccoli pelagici.