Desiati: tassa rifiuti, sparite le esenzioni

La lista Progetto per Vasto accusa la giunta: modificato il regolamento, mortificato chi è in difficoltà

VASTO. Dalla esenzione totale per quei cittadini con invalidità del 100%, a una riduzione del 30% per le sole abitazioni occupate da persone invalide, fatta salva la possibilità per la giunta comunale di concedere ulteriori benefici «su specifica e motivata richiesta degli interessati». Cambia il regolamento che stabilisce i criteri di pagamento per la tassa sui rifiuti. Mentre nel precedente disciplinare venivano individuate alcune fasce di popolazione che potevano beneficiare di riduzioni ed esenzioni, ora non più: la voce esenzione è stata cancellata. A renderlo noto è il gruppo consiliare Progetto per Vasto, lo stesso che nelle scorse settimane ha chiesto, senza ottenerlo, l’elenco delle imprese che vantano debiti nei confronti dell’ente.

Nonostante le rassicurazioni del sindaco Luciano Lapenna - a detta del quale restano confermate le agevolazioni - Massimo Desiati e Andrea Bischia denunciano l’eliminazione delle agevolazioni nei confronti dei più deboli e delle categorie svantaggiate. «Mentre con il precedente regolamento si stabiliva che le abitazioni occupate da persone con invalidità del 100%, da percettori di indennità di accompagnamento e di pensione di invalidità sarebbero state esenti dal pagamento della tassa sui rifiuti, con quello nuovo si stabilisce, invece, che in questi casi è consentita una riduzione del 30% e per le sole abitazioni occupate da persone invalide al 100%. Nessuna menzione viene più fatta per le altre due categorie», affermano i due esponenti del Movimento civico.

Cambiano le regole anche per le giovani coppie. «Fino a ieri, per il primo anno di matrimonio, queste avrebbero potuto usufruire di una riduzione del 30%, oggi l’agevolazione è stata abolita», fanno sapere i due consiglieri di minoranza, «ma la cosa più grottesca è che la giunta avoca a sé ed a proprio insindacabile giudizio, decisioni per situazioni non ricomprese nel regolamento, aprendo così la porte a scelte dall’indubbio sapore clientelare». E infine la stoccata politica. «Si continuano a chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici e lo si fa, senza alcun riguardo, persino a danno delle categorie più deboli e svantaggiate», è l’affondo di Desiati e Bischia, «incapace perfino di recuperare crediti dalle imprese morose, l’amministrazione comunale si mostra incurante delle difficoltà delle famiglie che, colpite da tristi fatalità, fanno fatica ad affrontare il vivere quotidiano anche a causa dei suoi disservizi». (a.b.)

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