Di Primio attende il sì di Roma
Il Pdl vicino alla ratifica. Febbo: si decide in settimana.
CHIETI. «La nostra è una coalizione che scoppia di salute. Abbiamo soltanto problemi di abbondanza, come si conviene alle squadre di rango». Così il coordinatore del Pdl, Mauro Febbo, descrive il clima politico nel centrodestra a poco più di due mesi dall’appuntamento elettorale di fine marzo.
In città spuntano i primi mega cartelloni pubblicitari dello schieramento che punta a riconquistare il Comune dopo i 5 anni di amministrazione affidati al centrosinistra di Francesco Ricci, a sua volta alle prese con la conferma della candidatura. Tutto deciso per le aspirazioni di Umberto Di Primio, lo sfidante che punta a raccogliere l’eredità politica di Nicola Cucullo? A quanto pare sì. Manca tuttavia la decisione ultima, quella definitiva e inappellabile del coordinamento nazionale del centrodestra, in pratica il sì del «leader massimo» Silvio Berlusconi.
Decisione che dovrebbe arrivare in settimana, a sentire le previsioni di Febbo. «Non ci sono candidati alternative in piazza e il confronto sul programma è in fase avanzata», commenta il coordinatore provinciale, assessore regionale all’agricoltura che, a fine mese, sarà impegnato per due settimane a Brusselles. Ratifica che fino a oggi è rimasta ancorata alle decisioni del Pdl sulla Provincia dell’Aquila. Dichiarazioni che debordano di ottimismo quelle di Febbo, da sempre convinto che il ritorno del centrodestra a palazzo d’Achille sia poco più che una questione di settimane, anche se in gioco c’è l’accordo strategico con il più accreditato degli alleati, quell’Udc che decide partner di governo e candidati seguendo la vecchia regola dei «due forni». La stessa Unione di centro che fece saltare la coalizione municipale ai tempi del sindaco della Fiamma, sembra pronta a ricomporre lo stesso schema confidando nella discesa in campo di Di Primio.
«Giovane e dinamico aspirante sindaco», commenta Angelo Cellini, coordinatore provinciale del partito di Casini, salvo aggiungere «che non si potrà definire nulla fino a che Roma non avrà dato l’ultimo assenso. E’ vero», prosegue Cellini, «abbiamo avuto i primi colloqui con il Pdl e con Di Primio, ma per gli ulteriori passaggi attendiamo l’ufficializzazione della candidatura». In fase avanzata anche la composizione della coalizione, che potrebbe essere formata da sette, forse 8 liste. Oltre a Pdl, Destra, Lega, Udc e una costellazione di liste civiche, ieri Di Primio ha sottoscritto l’accordo con il Movimento per l’autonomia. «Appoggeremo con convizione Di Primio», commenta il coordinatore del Mpa, Alessio Monaco, assessore provinciale nella giunta Di Giuseppantonio, «attraverso la predisposizione di una lista di sostegno che avrà il nostro simbolo. Daremo un contributo decisivo all’alleanza. Del resto, lo si è visto alle provinciali quando raccogliemmo il 3,70% dei consensi». Per suggellare l’alleanza, è previsto per stamane l’arrivo a Chieti del vicesegretario nazionale del Mpa Giorgio de Matteis.
In città spuntano i primi mega cartelloni pubblicitari dello schieramento che punta a riconquistare il Comune dopo i 5 anni di amministrazione affidati al centrosinistra di Francesco Ricci, a sua volta alle prese con la conferma della candidatura. Tutto deciso per le aspirazioni di Umberto Di Primio, lo sfidante che punta a raccogliere l’eredità politica di Nicola Cucullo? A quanto pare sì. Manca tuttavia la decisione ultima, quella definitiva e inappellabile del coordinamento nazionale del centrodestra, in pratica il sì del «leader massimo» Silvio Berlusconi.
Decisione che dovrebbe arrivare in settimana, a sentire le previsioni di Febbo. «Non ci sono candidati alternative in piazza e il confronto sul programma è in fase avanzata», commenta il coordinatore provinciale, assessore regionale all’agricoltura che, a fine mese, sarà impegnato per due settimane a Brusselles. Ratifica che fino a oggi è rimasta ancorata alle decisioni del Pdl sulla Provincia dell’Aquila. Dichiarazioni che debordano di ottimismo quelle di Febbo, da sempre convinto che il ritorno del centrodestra a palazzo d’Achille sia poco più che una questione di settimane, anche se in gioco c’è l’accordo strategico con il più accreditato degli alleati, quell’Udc che decide partner di governo e candidati seguendo la vecchia regola dei «due forni». La stessa Unione di centro che fece saltare la coalizione municipale ai tempi del sindaco della Fiamma, sembra pronta a ricomporre lo stesso schema confidando nella discesa in campo di Di Primio.
«Giovane e dinamico aspirante sindaco», commenta Angelo Cellini, coordinatore provinciale del partito di Casini, salvo aggiungere «che non si potrà definire nulla fino a che Roma non avrà dato l’ultimo assenso. E’ vero», prosegue Cellini, «abbiamo avuto i primi colloqui con il Pdl e con Di Primio, ma per gli ulteriori passaggi attendiamo l’ufficializzazione della candidatura». In fase avanzata anche la composizione della coalizione, che potrebbe essere formata da sette, forse 8 liste. Oltre a Pdl, Destra, Lega, Udc e una costellazione di liste civiche, ieri Di Primio ha sottoscritto l’accordo con il Movimento per l’autonomia. «Appoggeremo con convizione Di Primio», commenta il coordinatore del Mpa, Alessio Monaco, assessore provinciale nella giunta Di Giuseppantonio, «attraverso la predisposizione di una lista di sostegno che avrà il nostro simbolo. Daremo un contributo decisivo all’alleanza. Del resto, lo si è visto alle provinciali quando raccogliemmo il 3,70% dei consensi». Per suggellare l’alleanza, è previsto per stamane l’arrivo a Chieti del vicesegretario nazionale del Mpa Giorgio de Matteis.