Differenziata, è partita la seconda fase

Dal centro storico la raccolta si è spostata nella zona alta: interessate 940 famiglie

VASTO. Dal centro storico a Vasto Alta. E' partita ieri sera la seconda fase della raccolta differenziata porta a porta. I cassonetti sono spariti dal quartiere San Michele e Sant'Antonio Abate. Molti rifiuti che fino ad oggi finivano sistematicamente in discarica saranno riciclati. Il solo recupero della plastica permetterà un risparmio di 400mila euro.

L'assessore Anna Suriani chiede collaborazione e annuncia tolleranza zero con chi sarà sorpreso ad insozzare la città. Intanto mentre proseguono le indagini per risalire alla nave che ha gettato nell'Adriatico vastese tonnellate di rifiuti, i detenuti del carcere di Torre Sinello hanno raccolto 42 sacchi di spazzatura gettata dalle onde sulla scogliera di Casarza. Raccolta differenziata.

Da oggi i rifiuti prodotti da 940 famiglie, 500 condomini e 76 commercianti saranno ritirati a domicilio dagli addetti della Pulchra, la società che si occupa dell'igiene urbana della città. In totale sono interessate 2040 famiglie che si aggiungono alle 5.300 già servite da qualche mese. I dati sono stati forniti ieri mattina in Comune dall'assessore Anna Suriani, dal responsabile della Pulchra, Gianni Petroro, e dal dirigente, Enrico Tilli.

Decine di volontari visiteranno periodicamente le famiglie per guidare i vastesi e aiutarli a comportarsi correttamente. «Per qualsiasi necessità sono comunque attivi 24 ore su 24 i numeri verdi 8001347 o 800229977 o ancora il 348/2414231. I cittadini possono comporre quest'ultimo numero anche per segnalare comportamenti poco corretti di altri residenti», è l'invito dell'assessore Suriani e del dirigente dell'Ufficio Servizi, Ignazio Rullo. I trasgressori saranno multati con ammende che vanno da 500 a 2mila euro. Progetto Olivia.

Fra qualche settimana partirà anche la raccolta degli olii di produzione domestica. In città saranno installati 20 ecopunti per conferire gli olii utilizzati in cucina. Rifiuti in mare. Proseguono intanto le indagini dell'autorità marittima per identificare la nave che il 21 luglio scorso ha sversato in mare quintali di pattume. Diverso materiale ancora etichettato porta le indagini verso i paesi dell'Est.

In attesa che i responsabili dello scempio ambientale vengano identificati, i detenuti della casa circondariale di Torre Sinello, in collaborazione con la Cogecstre e altre associazioini ambientaliste, hanno raccolto ben 42 sacchi di rifiuti sparsi sulla scogliera di Casarza. «Sia il lavoro dei volontari che dei detenuti è meritevole. Nel ringraziare chi si è prodigato per ripulire il litorale vastese, il Comune conferma l'intenzione di voler andare in fondo alla vicenda. Un gesto così grave non può restare impunito», dice Anna Suriani.

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